Si aprirà ad aprile prossimo il processo a carico di un 56enne del Vibonese, accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze, di cui una minorenne. I fatti, avvenuti in un centro del Catanzarese, risalgono a giugno scorso.
Ieri mattina si è tenuta la prima udienza del giudizio immediato, richiesto dalla Procura di Catanzaro, a carico dell’imputato, rinviata al 24 aprile prossimo per l’apertura del dibattimento. Nel corso dell’udienza, i legali che assistono le vittime, gli avvocati Vincenzo Garzaniti e Luca Procopio, dello studio legale Garzaniti-Procopio-Laganà, hanno sollevato una questione di ordine preliminare in merito alla misura custodiale che è stata applicata all’imputato. Il 56enne, infatti, è stato attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. Di fatto, l’uomo sta scontando la misura custodiale in casa, ma l’abitazione si trova difronte a quella della vittima minorenne. L’avvocato Garzaniti, che assiste la giovane, ha eccepito, dunque, che l’esecuzione della misura custodiale debba essere aggravata con gli arresti in carcere oppure modificata con lo spostamento dell’imputato in un’altra abitazione. La difesa si è opposta, mentre il giudice si è riservato sulla richiesta. Nella prossima udienza sarà anche formalizzata la costituzione di parte civile.
Secondo la prospettazione accusatoria, l’uomo, durante una festa di compleanno, dopo averla fatta ubriacare, avrebbe approfittato della minore, costringendola con la violenza a subire atti sessuali contro la sua volontà.
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