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È l'ora del dolore a San Costantino, la comunità non si dà pace per la morte del 13enne Domenico Mazzeo: “Mia nipote lo ha visto crollare”

Sono ore di dolore e lacrime a San Costantino Calabro, piccolo comune alle porte di Vibo Valentia. Un’intera comunità piange la tragica morte di Domenico Mazzeo, lo studente di 13 anni che ieri a scuola durante l’ora di educazione fisica si è accasciato al suolo perdendo la vita davanti agli occhi attoniti dei compagni e dei docenti.
Mamma Annunziata, papà Antonio e la sorella maggiore Asia di 17 anni sono trincerati nel dolore in attesa dei funerali e dell’autopsia sul corpo del giovane. La Procura della Repubblica di Vibo ha infatti aperto un’inchiesta sulla morte di Domenico Mazzeo. Questa mattina i familiari hanno ricevuto la visita, tra gli altri, del sindaco Nicola Derito e della dirigente scolastica Luisa Vitale. Mentre anche il paese è scosso da questa tragedia avvenuta a pochi giorni dal Natale.

Il messaggio social dell'ex parroco di San Costantino

“Il mio post di questo 22 dicembre è per Domenico, il ragazzo di San Costantino Calabro che ieri, a soli 13 anni, ha improvvisamente perso la vita mentre si trovava a scuola. Domenico era un ragazzo a cui alcuni anni fa, avevo fatto la prima comunione, durante i miei anni di parroco in quella bella comunità.
La morte di un ragazzo lascia inebetiti e increduli. Il primo pensiero è per lui, per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per i suoi genitori, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, poi per i fratelli, i parenti, e poi per tutti noi, che meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti. Un pensatore dice che la perdita di un figlio è l’evento più stressante che un essere umano possa sperimentare. Sappiamo che ha ragione, è l’inversione dell’ordine naturale delle cose, la perdita di tanti progetti futuri, l’inutilità di tanti sforzi passati.
Mancano pochi giorni al Natale e quella luce che ha illuminato la notte del mondo duemila anni fa, brilli più forte nel buio profondo di coloro che in questo momento sono nel dolore più atroce.
Gesù bambino, sii tu la forza e la speranza e dona tanta consolazione!”

Don Francesco Sicari

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