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Catanzaro, operatrice socio-sanitaria con il doppio lavoro rinviata a giudizio

Il caso dell’operatrice del Mater Domini. Deve rispondere di falsità ideologica, truffa e abuso d’ufficio

Il gup del Tribunale di Catanzaro ha rinviato a giudizio l’operatrice socio-sanitaria Caterina Scicchitano, 49 anni di Davoli, dipendente del Policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro, ora Azienda Dulbecco, accusata di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, truffa abuso di ufficio. L’indagata, assistita dall’avvocato Armodio Migali, comparirà davanti al giudice per l’inizio del processo il 24 novembre. Secondo le ipotesi accusatorie, Scicchitano in occasione della stipula del contratto, come docente di Scienze motorie in un istituto scolastico superiore di Catanzaro, avrebbe attestato il falso, ossia di non avere altri rapporti di impiego pubblico o privato, certificando l’assenza di cause di incompatibilità con lo svolgimento dell’incarico. Circostanze mendaci, secondo gli inquirenti, in quanto la donna era titolare di altri rapporti di lavoro con altri enti, di cui uno pubblico, l’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, per la quale avrebbe svolto mansioni di operatrice socio-sanitaria, con un rapporto diventato a tempo pieno, e l’altro privato, con un istituto scolastico della provincia, con contratti a tempo determinato rinnovati annualmente, già a partire dall’anno 2017.

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