C’è la ferma volontà da parte del Segretariato regionale per i beni culturali e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio perché i corposi interventi di messa in sicurezza e ripristino del Duomo di Catanzaro possano essere banditi entro febbraio. È questo il timing a cui le strutture stanno lavorando e che permetterà di chiudere, almeno idealmente, la prima, lunghissima fase di studio e progettazione che è seguita al crollo di alcune parti delle cappelle laterali nel gennaio 2018.
Da allora, la Cattedrale del capoluogo di regione, che nel 2022 ha celebrato, purtroppo in sordina, i suoi 900 anni di vita, è rimasta chiusa per motivi di sicurezza. Le successive indagini tecniche curate dall’Unical (rilievi 3D, indagini diagnostiche, carotaggi, simulazioni sui pericoli in caso di sisma) hanno messo in evidenza delle criticità serie, frutto dei diversi rimaneggiamenti che il duomo catanzarese ha subito nella sua lunga storia fatta di costruzioni, terremoti, ricostruzioni e altri gravi danneggiamenti.
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