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Catanzaro, falsi posti letto Covid per evitare la zona rossa in Calabria: la Procura chiude le indagini

Confermate le accuse agli ex vertici del policlinico e dell’ateneo. In questo modo la Calabria evitò la zona rossa nell’agosto del 2021

La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini sui presunti falsi che permisero alla Calabria di evitare la zona rossa tra l’agosto 2021 e il gennaio 2022. Confermate le accuse a Giuseppe Giuliano ex commissario dell’Asp di Catanzaro, Matteo Galletta ex direttore sanitario del Mater Domini, l’ex rettore dell’Università Magna Graecia Giovambattista De Sarro e l’allora direttore sanitario del Policlinico Mater Domini Caterina De Filippo. Le quattro persone coinvolte devono rispondere di falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Secondo l’accusa avrebbero comunicato in due circostanze alla Regione Calabria un numero non rispondente al vero di posti letto Covid-19 attivabili in 48 ore in area medica presso il campus universitario di Germaneto e presso il presidio “ex Villa Bianca” di Catanzaro. Avrebbero così tratto in errore sia il dipartimento Salute della Regione che il Ministero che proprio sulla base di quei dati, in quel periodo, assegnava il codice colore e le fasce di rischio alle Regioni in ordine al contenimento della pandemia sui territori.
Giuliano, Galletta e De Sarro in concorso tra loro, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero falsificato i dati relativi ai posti letto attivabili in 48 ore al policlinico universitario di Catanzaro.

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