C'è l'ok della Conferenza dei servizi decisoria al progetto di fattibilità tecnico economica del Comune per riqualificare l'area archeologica di Capocolonna e demolire i due manufatti abusivi che sorgono sul promontorio appartenenti alle sorelle del boss di Cutro, Nicolino Grande Aracri. Il ministero della Cultura, attraverso la Direzione regionale musei Calabria, l'Agenzia del demanio e la Provincia, in qualità di gestore dell'Area marina protetta “Capo Rizzuto", hanno tutti espresso parere favorevole al piano degli interventi elencando, però, una serie di prescrizioni. Adesso, le osservazioni dovranno essere recepite dagli uffici del Municipio in occasione della redazione della progettazione esecutiva, dopodiché l'amministrazione del sindaco, Vincenzo Voce, potrà appaltare i lavori.
Le opere, della portata di 5 milioni e 893 mila euro garantiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevedono gli abbattimenti delle due case dei Grande Aracri dopo il via libera del Consiglio di Stato.
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