Riscrivere la storia del popoloso quartiere Pennello di Vibo Marina. Sarebbe dovuta essere questa la “mission” dell’Amministrazione comunale all’indomani delle elezioni. Ma a pochi mesi dalla scadenza del mandato affidato dai cittadini alla sindaca Maria Limardo, purtroppo, di pagine nuove sulla vicenda della regolarizzazione del rione non ne sono state ancora scritte. Resta fermo al palo il Piano di recupero che avrebbe dovuto mettere ordine all’ex area demaniale, così come appese ad un filo sono le trenta pratiche di condono avviate nel corso del 2023.
A sbarrare la strada sono alcuni vincoli dell’Abr che potrebbero essere insormontabili per i residenti che, invece, avevano sperato di acquistare dal Comune il terreno sul quale sorgono i loro fabbricati. In realtà sul perimetro in cui ricade il quartiere Pennello si intersecano competenze di vari Enti. Ci sono fabbricati che ricadono sul suolo che il Comune acquistò all’epoca della Giunta D’Agostino dal Demanio, ma ci sono immobili che restano ancora su area demaniale, mentre altri ancora in parte ricadono su terreno demaniale e in parte comunale. Si tratta di un rebus che finora nessuna Amministrazione ha saputo risolvere. Ci aveva provato il senatore Murmura nel 1973 con la legge che porta il suo nome, ma poi non se ne fece nulla.
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