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Catanzaro, Parco Romani ancora nel limbo. Tante idee, ma servono risorse

La mega incompiuta del quartiere Sala nell’abbandono da anni. Riunioni ancora interlocutorie per il tavolo istituito al Comune. In campo le ipotesi di rilancio con l’Ateneo e Catanzaro Servizi

Il 2024 sarà l’anno buono per Parco Romani? C’è chi spera, soprattutto tra i tanti piccoli investitori, che almeno si possa individuare una strada concreta per il recupero della mega incompiuta del quartiere Sala, che sarebbe dovuta diventare un parco direzionale e commerciale ma che, ormai da più di un decennio, è soltanto emblema di abbandono e degrado.
Certo, se ne parla nel documento preliminare del Psc, all’interno del quale è stato inserito tra gli edifici da rigenerare. Ma si tratta, ovviamente, di un’indicazione di massima, quindi ancora priva di un preciso obiettivo da raggiungere per tentarne il recupero. Il tavolo politico-tecnico promosso dall’amministrazione comunale e presieduto dal presidente dell’assise cittadina, Gianmichele Bosco, ha finora potuto discuterne in poco più di un paio di occasioni. Ma senza una prospettiva concreta e, soprattutto, senza risorse da investire - per il recupero complessivo serviranno decine di milioni di euro - il rischio è che resti sempre a un livello interlocutorio. Al momento l’attesa è tutta rivolta a un’interlocuzione tra sindaco e rettore per capire se l’Ateneo possa essere interessato a istituirvi la sede di qualche dipartimento o un centro nel quale convogliare le attività di ricerca. Una strada che potrebbe dare una nuova vocazione a Parco Romani ma per la quale ci vorranno tempo e soldi.

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