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Crotone, abusi edilizi nell’area archeologica. "Demolite il Marine Park Village"

L’invito di Italia Nostra al Comune dopo l’ok all’abbattimento delle case dei Grande Aracri. Il complesso turistico in costruzione a Punta Scifo è confiscato Le sentenze penali e amministrative hanno confermato la misura

Adesso occorre demolire anche il "Marine Park Village" di Punta Scifo. L'associazione "Italia Nostra" di Crotone incalza il Comune affinché butti giù la struttura abusiva realizzata nell’area archeologica di Capocolonna, e rimasta incompleta, dopo che a gennaio 2023 il Consiglio di Stato ha giudicato «legittima» l’ordinanza di abbattimento emessa dal Municipio il 20 agosto 2019.
Il complesso turistico è oggi in mano all'ente comunale in seguito alla confisca disposta dal Tribunale di Crotone il 14 luglio 2021 con la sentenza di primo grado che, contestualmente, portò alla condanna dei cinque imputati riconosciuti responsabili dell'abuso edilizio. «"Italia Nostra" – scrive Teresa Liguori, presidente dell'organizzazione – non può esimersi dal ricordare al sindaco Vincenzo Voce che in località Punta Scifo attendono di essere demolite anche le strutture abusive realizzate dei fratelli Scalise: una colata di cemento con le fondamenta di 79 bungalow, una piscina e un ristorante in area protetta e vincolata». E «anche in questo caso – osserva la numero uno dell'associazione - il Consiglio di Stato ha approvato la demolizione e messo la parola fine, circa un anno fa, ad una ingarbugliata vicenda amministrativa, dai risvolti penali ancora in corso».
Un sollecito, questo, che trae spunto dalla decisione della conferenza dei servizi che, come riportato su queste colonne, ha di recente approvato, con qualche prescrizione, il progetto di fattibilità tecnico economica per riqualificare l'area archeologica di Capocolonna. Un intervento che prevede anche di demolire i due manufatti abusivi che sorgono sul promontorio appartenenti alle sorelle del boss di Cutro, Nicolino Grande Aracri.

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