Avrebbero raggirato l'Inps di Catanzaro con dichiarazioni farlocche di false assunzioni di braccianti agricoli al fine di incassare indebitamente dall'Istituto di previdenza, tra il 2017 e 2019, decine di migliaia d'euro a titolo di indennità di disoccupazione, malattia e maternità oltre che fruire di agevolazioni pubbliche. Di questo dovranno rispondere i 49 imputati che ieri sono stati rinviati a giudizio dalla gup Elvezia Cordasco. Per loro il processo inizierà il 13 marzo davanti al Tribunale di Crotone. Sotto accusa sono finiti imprenditori, lavoratori e proprietari terrieri ai quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di concorso in truffa aggravata, falso ideologico in atto pubblico e malversazione. Tra questi, figurano ad esempio l'avvocato di Catanzaro Gennaro Pierino Mellea ritenuto dagli inquirenti l'amministratore di fatto delle società che avrebbero reclutato, solo sulla carta, i lavoratori con lo scopo di ottenere i benefici economici e contribuitivi dall'ente previdenziale.
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