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Tropea, studenti del Turistico senza riscaldamenti: in protesta anche i genitori

Domani mattina è previsto un presidio ancora più numeroso davanti agli accessi dell'istituto, con genitori e alunni uniti nel chiedere che si faccia qualcosa per risolvere una volta per tutte il problema

Continua la battaglia per il riscaldamento all'Istituto tecnico turistico: ed ora i genitori sono pronti a stare in prima linea, affiancando i figli nella protesta. Perché essa non si placa nel plesso che fa parte dell'Istituto d'Istruzione Superiore di Tropea. Gli studenti, da giorni, scendono in strada per far valere il loro diritto a studiare in aule adeguatamente riscaldate.

Da dicembre, infatti, si susseguono proteste per il mancato funzionamento dell'impianto di riscaldamento, e ora anche i genitori si preparano a scendere in campo. La situazione all'interno delle classi è diventata insostenibile, con temperature che rendono difficile la concentrazione e l'apprendimento. Dunque, stanchi di indossare cappotti e sciarpe durante le lezioni, hanno deciso di far sentire le proprie rimostranze e chiedere a gran voce un intervento immediato da parte delle istituzioni competenti. Le loro richieste, almeno finora, non sembrano aver sortito l'effetto sperato. Nonostante fosse stato promesso un rifornimento di gasolio per il 1˚ dicembre, i termosifoni restano freddi e la comunità scolastica è costretta a patirne i conseguenti disagi. Ora però la protesta ha preso una piega più seria anche perché rischiano di vedersi addebitare delle assenze ingiustificate che potrebbero pregiudicare il loro voto in condotta. Anche questo ha fatto scattare l'allarme nei genitori, che ora si uniscono ai loro figli per supportare la battaglia per un ambiente di studio idoneo.

Domani mattina, dunque, è previsto un presidio ancora più numeroso davanti agli accessi dell'istituto, con genitori e alunni uniti nel chiedere che si faccia qualcosa per risolvere una volta per tutte il problema. Sino ad ora le manifestazioni, che hanno visto gli studenti percorrere le strade di Tropea fino a raggiungere il Comune, hanno avuto lo scopo di trovare una mediazione con le autorità locali, tra cui il sindaco Giovanni Macrì e il presidente della Provincia, Corrado L’Andolina.

Tuttavia, gli sforzi sembrerebbero essere stati vani. Non sono riusciti a raggiungere il sindaco Macrì e, la speranza che interagisse con la Provincia facendosi interprete delle loro rimostranze e richieste, si sta affievolendo. Gli studenti, però, non si arrendono: "La mancanza di interesse da parte delle Istituzioni nei confronti della scuola non deve passare inosservata... per questo continueremo le nostre manifestazioni fino a quando l'edificio scolastico non sarà rifornito del carburante necessario per alimentare l'impianto", assicurano. "L’istruzione dovrebbe essere una priorità, ma la situazione presso il nostro istituto rappresenta un simbolo di trascuratezza che non può essere ignorato". La speranza è che le voci di studenti e genitori possano finalmente essere ascoltate e che si arrivi a una soluzione che permetta di ripristinare un ambiente di apprendimento dignitoso e confortevole.

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