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Le mani delle ’ndrine di Isola Capo Rizzuto sui lavori ferroviari: a febbraio appello al via per 14 imputati

L’inchiesta della Dda di Milano su appalti e collusioni con la cosca

Il tribunale di Milano

Sono accusati, a vario titolo, di aver messo le mani sui lavori di manutenzione della rete ferroviaria italiana così da favorire la cosca Arena-Nicoscia-Capicchiano di Isola Capo Rizzuto.
Adesso per loro prenderà il via a Milano il processo d’appello il prossimo 1 febbraio. Si tratta dei 14 imputati che il 16 gennaio 2023 sono stati condannati al termine del giudizio di rito abbreviato di primo grado scaturito dall'inchiesta "Doppio binario" coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia meneghina. L'operazione, scattata l’11 febbraio 2022 con 15 arresti eseguiti dalla Guardia di finanza, avrebbe dimostrato per gli inquirenti la capacità del presunto gruppo imprenditoriale-criminale degli Aloisio-Giardino, attivo tra Milano e Varese, di accaparrarsi gli interventi di ammodernamento dei binari appaltati da Rfi (parte offesa) tra il 2014 e il 2020.
I 14 imputati dell’appello: Alfonso Aloisio (condannato in primo grado a 4 anni e 2 mesi di carcere), Antonio Aloisio (6 anni e 6 mesi), Francesco Aloisio (4 anni e 8 mesi), Maurizio Aloisio (7 anni), Francesco Catizzone (1 anno, 9 mesi e 10 giorni), Francesco Ferraro (1 anno, 9 mesi e 10 giorni), Angelo Mancuso (3 anni), Antonella Petrocca (3 anni e 4 mesi), Gianluigi Petrocca (4 anni e 4 mesi), Nicola Pittella (1 anni e 4 mesi), Domenico Riillo (4 anni e 2 mesi), Roberto Riillo (1 anno e 4 mesi), Luigi Taverna (1 anno e 4 mesi) e Leonardo Villirillo (6 anni e 4 mesi).

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