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A Vibo arrivano nuove biciclette ma... non esistono piste ciclabili!

Bike sharing, 70mila euro per comprare altre mobibike (le attuali, ferme e vandalizzate). L’assessore Bruni: «Le realizzeremo dopo». E nessuno salta in sella

Nel piatto ci sono 70mila euro, derivanti dal cosiddetto emendamento Mangialavori alla Legge di bilancio 2022, per l’ampliamento del progetto bike sharing alle Marinate vibonesi. È quanto deliberato dalla Giunta comunale, che ha avviato l’iter per la predisposizione delle biciclette elettriche a pedalata assistita lungo un percorso costiero, che collegherà i principali siti turistici di città, da Vibo Marina a Trainiti, passando per Bivona.
L’iniziativa ha lo scopo di incentivare la mobilità sostenibile, per contribuire al contrasto all’inquinamento atmosferico e acustico, nonché a decongestionare il traffico veicolare. Ma i dubbi sono tanti. Innanzitutto, in una città quasi sprovvista di mezzi pubblici e in cui l’uso delle automobili è spropositato, si può fruire di biciclette senza le opportune piste ciclabili? Già, perché Vibo e frazioni non sono dotate di ciclovie. E in molte aree non è neppure facile predisporle. Tuttavia, a tal proposito, l’assessore all’ambiente Vincenzo Bruni, che sta seguendo il progetto, puntualizza: «Le piste ciclabili verranno realizzate in seconda battuta sia in centro che nelle frazioni, con altri fondi e con una progettazione diversa, previa elaborazione del Piano urbano di mobilità sostenibile, che dovremmo avere tra marzo e aprile. Certo, potevamo scegliere se mettere a punto prima le piste ciclabili o il bike sharing: abbiamo deciso di iniziare con il dotare la città di biciclette affinché si cominciasse a stimolare l’uso di questi mezzi sostenibili per gli spostamenti urbani, per poi compiere il passo successivo, ossia le piste ciclabili».

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