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Conocchiella: "Allinearsi sui LEP, o l'autonomia differenziata sarà la ciliegina sulla torta della malasanità calabrese"

Il documento del portavoce del Forum Terzo Settore della provincia di Vibo, nonchè dirigente dell'AIDO Briatico presentato in occasione dell'iniziativa presentata dal consigliere regionale Mammoliti sullo stato della sanità del Vibonese

Nei giorni scorsi a Vibo il consigliere regionale Raffaele Mammoliti ha promosso un'iniziativa illustrando l'attività promossa dall'alto del suo ruolo politico-istituzionale su "Lo stato della sanità vibonese".

Tra i contributi che sono stati sciorinati in quella sede, c'è anche quello di Pino Conocchiella, portavoce del 3° Settore e dirigente dell'AIDO Briatico. Di seguito, lo riportiamo integralmente:

La legge numero 578 del 29 dicembre 1993 e ss.mm.ii. avente ad oggetto "Norme per l’accertamento e la certificazione di morte” regolamenta le attività da porre in essere nelle unità operative di terapia intensiva per l'accertamento della morte (art. 2) dei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie con gli obblighi per i sanitari (art. 3) nei casi di cessazione dell'attività cerebrale. La stessa legge all’art. 5 prevede anche le eventuali sanzioni amministrative per la violazione delle prescrizioni di cui all’art. 2.

La successiva legge 91 del primo aprile 1999, avente ad oggetto "Disposizione in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti” ha dato i principi organizzativi istituendo il Centro Nazionale dei Trapianti che ha avuto ed ha il compito di razionalizzare e gestire sull'intero territorio nazionale, regionale e locale l'intera attività relativa ai prelievi e trapianti e ai suoi rapporti con le istituzioni estere.

Il 10 marzo 2021 effettivamente si è tenuto un incontro con il Commissario ASP dell'epoca, dott.ssa Maria Bernardi e le associazioni del settore del dono provinciali, propedeutico all'avvio di una nuova era per quanto concerne il prelievo e la donazione di organi e tessuti. Alla riunione erano presenti i dottori Peppino Oppedisano e Vincenzo Natale responsabili rispettivamente delle UU. OO. di rianimazione e pronto soccorso dello SPOKE (Presidio ospedaliero periferico) G. Jazzolino. Gli stessi venivano incaricati a produrre rapidamente la procedura operativa e il protocollo interno per l'accertamento di morte secondo le leggi sopra indicate. Da allora stiamo ancora attendendo l'incontro promesso per l’illustrazione degli strumenti sanitari e tecnico amministrativi definiti e attivati per quanto necessario a poter realizzare il primo prelievo di organi e tessuti a Vibo Valentia. Il quesito a cui l’ASP vibonese continua a non dare risposta è: come mai, nonostante tutti i solleciti ricevuti negli anni dalle diverse associazioni di volontariato del settore, presso l'ospedale G. Jazzolino di Vibo Valentia sede di terapia intensiva, non si è mai riusciti ad organizzare e portare a termine un'azione finalizzata all'accertamento di morte con criteri neurologici? Sottolineo che il suddetto SPOKE è una delle poche strutture del territorio regionale dotato sia di terapia intensiva che di neurologia. Inoltre, stranamente, nella risposta del signor Commissario Straordinario Battistini non si fa riferimento alle su segnalate leggi, non si menziona nessuna delle due unità operative né i tempi in cui Vibo si allineerà alle leggi vigenti.

Stato dialisi Asp VV

Dializzati: Tropea 22, Vibo Valentia 44, Nicotera 20, Serra San Bruno 20, Estivi 50.

Medici: Tropea 2, Vibo Valentia 5, Nicotera 2, Serra San Bruno 2.

Infermieri: Tropea 7, Vibo Valentia 9, Nicotera 4, Serra San Bruno 4

Turni: Tropea 2, Vibo Valentia 2, Nicotera 1, Serra San Bruno 1

A fronte di questa non risposta, sarebbe molto bello che il commissario Battistini desse riscontro alle richieste fatte dal Forum del Terzo Settore provinciale di Vibo Valentia, ultime inviate ad aprile e maggio di quest’anno, per fare il punto sullo stato della sanità vibonese ormai da molti anni ultima anche nella nostra regione. Continuiamo come Forum, soggetto riconosciuto maggiormente rappresentativo del Terzo Settore, ad auspicare un tavolo di confronto dove dovrebbe esserci, in rappresentanza delle Istituzioni pubbliche responsabili dello stato della sanità vibonese, oltre al Commissario Battistini, il sig. Prefetto, i Sindaci dei comuni capo ambito territoriale sociale di Vibo Valentia, di Serra San Bruno e di Spilinga, i consiglieri regionali eletti in rappresentanza del territorio. Dall’altra parte del tavolo come interlocutori il Forum Terzo Settore provinciale e i principali comitati di cittadini attivi costituitisi a difesa dei diritti costituzionale nel campo dei servizi e delle prestazioni sanitarie garantite (LEA). La legittima richiesta d’incontro prende origine dall'articolo 118 della Costituzione e dell'articolo 55 del d.lgs. 117/2017 detto Codice del Terzo Settore. Nello specifico dovrebbe essere un momento di confronto e dibattito sulle prestazioni fornite rispetto a quanto previsto dal DPM sui LEA e per la stesura a più mani di una “punch list” delle carenze sulle prestazioni e servizi forniti nel 2023 rispetto a quanto previsto dal DPM sui LEA. Inoltre a definire e co-programmare quanto necessario e possibile realizzare per rientrare nella media nazionale della qualità del SSN (LEP) articolo 32 della Costituzione.

A tal fine come Portavoce del FTS VV riporto ed elenco in ordine casuale indicativo e non esaustivo, i punti d’attenzione emersi dalle segnalazioni pervenute da alcuni soci degli Enti iscritti al Forum:

- Fare un’analisi del bilancio dell'ASP 2023, per vedere quanto hanno inciso i rimborsi per prestazioni fuori regione dovute alla mancanza di assistenza e servizi previsti per legge origine della mobilità passiva, i costi per le prestazioni ai dializzati a causa dell’insufficienza dei prelievi di organi e dei trapianti ai nostri concittadini fuori regione;

- Conoscere il numero di reparti per terapie intensive necessari per il rispetto del tempo d'accesso e se il numero di posti letto esistenti per numero di abitanti della provincia è adeguato;

- Quanto è il numero delle unità di rianimazione disponibili in provincia, se rispetta i parametri medi nazionali; quanti sono stati gli accertamenti di morte avvenuti dopo la promulgazione della legge 578 29 dic 1993 in materia e d’allora quanti sono i prelievi di organi, tessuti;

- Quante piattaforme per l’atterraggio degli elicotteri di pronto soccorso ci sono e quali i tempi di intervento sul territorio Vibonese;

- Quanti sono e dove si trovano i posti per terapia intensiva pediatrica e postazioni di ossigenazione extra corporea a membrana (ECMO) per insufficienza cardiaca o respiratoria;

- Quante sono e dove si trovano le unità di emodinamica e il tempo d’intervento medio per presunto infarto o ictus;

- Analizzare il numero necessario per la medicina di base e studiare un piano per l’integrazione con le guardie mediche di prossimità;

- Analizzare i bisogni sanitari per le esigenze stagionali o temporanee in zone turistiche o per eventuali eventi di massa per realizzare un certo numero di punti di primo intervento fisso o mobile organizzati a tale scopo e per effettuare prestazioni di primo soccorso necessari a stabilizzare i pazienti critici fino al trasferimento nella struttura sanitaria più vicina idonea.

- Ristrutturazione funzionale dei dipartimenti di emergenza-urgenza-accettazione (Dea) (insieme funzionale di unità operative composte da personale specialista in abiti diversi capaci di assicurare una risposta rapida e completa) SUEM (servizio di urgenza ed emergenza medica).

- Verificare se i posti letto presso le case di cura e prevenzione attive dirette e convenzionate sono attualmente sufficienti a soddisfare la richiesta.

- ASSISTENZA OSPEDALIERA Verifica periodica dello stato d’avanzamento dei lavori per la costruzione Nuovo Ospedale di Vibo Valentia puntando su una struttura Hub (con almeno due reparti super specialistici); promuovere gli Ospedali di Tropea (territorio turistico principe della Calabria) e Serra San Bruno (ospedale di montagna). Valutare se l’organizzazione dell’Area sanitaria centrale (CZ-VV-KR) incida oggi negativamente sui servizi del territorio ASP VV (sottratti circa 100 posti letto per acuti a VV e servizi), privilegiando ASP CZ.

Pronto Soccorso

- Il Servizio del 118 risulta inadeguato (tempi lunghi d’intervento a causa delle poche ambulanze tra l’altro non tutte efficienti e medicalizzate);

- Predisporre una procedura per ridurre i disagi per l’attesa dei pazienti al pronto soccorso (pazienti lasciati soli per ore prima di poter essere visitati e dimessi o ricoverati perché il personale non è sufficiente ed è vietato l'accesso all'accompagnatore o ai familiari;

- Politica nella gestione dei turni e richieste di disponibilità inattuabile per carico eccessivo degli operatori, anche se lautamente remunerate.

- Triage pronto soccorso (infermieristico). Gli infermieri formati per questa specialità quanti sono?

- Il tempo di attesa massimo in pronto soccorso non deve superare le 4 ore, perché non viene osservato?

- Rivalutazione dello stato di salute durante l'attesa del cittadino-utente-paziente

- Fast track possibile solo quando sono aperti gli ambulatori specialistici.

- I centri attivi per la dialisi e la disponibilità di posti complessivi risultano insufficienti, specialmente nei momenti festivi e di ferie;

Ospedale di Tropea

- Carenza di medici nefrologi nel reparto dialisi Tropea. I due medici presenti in reparto devono affrontare e gestire quotidianamente le problematiche di 35 pazienti nefropatici nei due turni giornalieri. L’assenza di uno di loro crea seri problemi al reparto dialisi e ai pazienti stessi.

- Con il personale medico e paramedico in forza al reparto di dialisi, non è possibile affrontare la stagione estiva.

- Sono numerosissime le richieste di turisti nefropatici che vengono in vacanza, ogni anno a Tropea, che vorrebbero potersi sottoporre a dialisi. Per soddisfare le richieste è necessario attivare il terzo turno. Ciò è impossibile per carenza di personale. Per ogni turno o trattamento dialitico, l’ASP di Vibo incasserebbe circa 300 €.

- Tesserino ticket per reddito.

- Pagamento ticket online.

- Prenotazione online delle visite specialistiche.

- Case della comunità, quando e quante, nella provincia?

- Rapporto costo beneficio della medicina convenzionata sul bilancio complessivo.

Segnalazioni di comunità medicina territoriale Vibo Marina

Necessità di una POSTAZIONE SANITARIA dell’ASP per la popolazione, turisti, attività lavorative, raccordo con i servizi di emergenza a mare già presenti (Guardia Costiera, Roan GdF). Al momento non vi è alcun locale dell’Azienda Sanitaria a Vibo Marina (anche la guardia Medica è posta in un locale dato in uso gratuito dalla Parrocchia/capitaneria Porto. L’ASP non vuole prendere in fitto locali da adibire ai servizi sanitari di prossimità (indicati locali privati in via Stazione Vibo Marina - mentre a Vibo Città l’ASP ha fitti per circa 15.000 Euro al mese; né vengono chiesti locali in concessione Comune (ex sede anziani vicino stazione ferroviaria) o cessione dal Demanio marittimo (locali ex asilo parrocchiale via Emilia) né ex industrie (es. ex locali Agipgas), né ferrovia (es. primo piano stazione FS Vibo Marina oppure ex-scalo merci per riferiti alti costi adeguamento.

- Necessità di aver garantito il Servizio di GUARDIA MEDICA. Attualmente vi sono ripetute interruzioni della Continuità Assistenziale. Per la Guardia medica notturna/prefestiva/festiva sono in servizio solo tre medici (anzichè 4) che non possono coprire tutti i turni, quindi spesso vi è interruzione di pubblico servizio. La Guardia medica di Vibo Marina non viene spesso scelta perché c’è molto lavoro e con utenti eterogenei (è un posto di frontiera); la sede non è dignitosa né sicura soprattutto per le donne medico (accesso non su strada principale, ma da un vicolo interno, mancanza videosorveglianza, condizionatore e frigorifero rotto) e l’Asp tarda a fare gli interventi necessari. Tra l’altro l’ASP dispone gratuitamente dei locali della Guardia medica (posti in stanze ex asilo – demanio – canone pagato dalla Parrocchia)

- Necessità di un POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO gestito direttamente dall’ASP (per come giustamente presente in altre Comunità minori). Non occorre nuovo personale ma di riorganizzarlo e suddividere le ore dei vari specialisti per i vari ambulatori dell’ASP VV.

- Necessità di una CASA DI COMUNITA’ per la grande realtà di Vibo Marina aperta almeno nelle ore diurne: 10.000 residenti il triplo in estate; casa di Comunità che viene giustamente data a realtà minori (es. Soriano C, Filadelfia, Mileto...) mentre a Vibo Marina non viene assegnato alcuna attenzione e neanche un euro di finanziamento del PNNR missione tre salute. Si poteva programmare per Vibo Valentia una Casa di Comunità da decentrare a Vibo Marina, mentre a Comunità minori che già avevano postazioni sanitarie sono state indicate insieme Case ed Ospedali di Comunità (vedi Soriano). Vibo Marina è realtà con 10.000 presenze/die nel periodo balneare, 600 posti barca e diportisti nazionali/internazionali, 40.000 passeggeri in arrivo/partenza per Isole Eolie, posta lungo itinerario stradaleferroviario aeroporto Lamezia T-Pizzo-Tropea…

- Necessità di una postazione SUEM 118 urgenza emergenza e/o di un CAU (Centro di assistenza Urgenza) per le necessità del centro marittimo-portuale- piani emergenza depositi a Vibo Marina da raccordarsi con i servizi emergenze a mare.

- Necessità di un Punto Vaccinale; a Vibo Marina non si effettuano le vaccinazioni obbligatorie per bambini ed anziani • Necessità di OTTIMIZZARE I TURNI DELLE 3 FARMACIE di Vibo Marina (2) e Portosalvo (1) Longobardi (1) in modo tale che nei giorni festivi almeno una sia sempre aperta. Spesso accade che in alcuni giorni prefestivi e festivi tutte le suddette farmacie sono chiuse. I cittadini ed i turisti, specie anziani e soggetti fragili, non possono permettersi di andare a Vibo città se bisognevoli di farmaci.

- Necessità di RIPRISTINARE LO SPORTELLO SOCIALE. Non è stato sostituito l’Assistente sociale che prestava servizio presso la Delegazione Comunale di Vibo Marina. (Referenti Comune Vibo Valentia – ATS) • valutare se la costituita nuova Azienda “Dulbecco” di Catanzaro inciderà ben presto ancora negativamente sull’Ospedale di Vibo Valentia. Catanzaro non potrebbe avere tante strutture ospedaliere né posti letto superiori alla media, se non sottraendo posti letto ad altri ospedali tra cui VV. Avrebbe dovuto spostare tutte le risorse sul nuovo Pag. 6 | 6 Policlinico di Germaneto e chiudere l’Ospedale Pugliese-Ciaccio lasciando magari solo un PS).

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