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’Ndrangheta e narcotraffico a Crotone: chieste 47 condanne in appello I NOMI

La requisitoria del Ps al processo nato dall’inchiesta “Golgota” contro le nuove leve degli Arena-Nicoscia ed i Mannolo di S. Leonardo

Nei confronti di 44 imputati ha chiesto la conferma delle condanne inflitte ad ottobre 2022 dal gup di Catanzaro. Mentre per altri 3 accusati già riconosciuti responsabili di 'ndrangheta ha proposto un aggravio di pena contestando anche l'associazione armata.
Si può riassumere così la requisitoria che ieri il sostituto procuratore generale ha pronunciato davanti alla Corte d'appello di Catanzaro nell'ambito del processo di secondo grado (relativo ai riti abbreviati) nato dall'inchiesta Golgota della Dda. L'operazione, scattò il 10 febbraio 2021 con 36 arresti eseguiti dalla Squadra mobile di Crotone che colpirono le nuove leve della cosca Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto capeggiata da Salvatore Arena, detto "caporale", ed il ceppo “pecorari” dei Mannolo di San Leonardo di Cutro, impegnati in un giro di traffico e spaccio di stupefacenti. Le indagini - come ribadito ieri in aula - misero sotto scacco il «mutato assetto» degli Arena-Nicoscia. I quali, dopo i blitz “Jonny” del 2017 e “Tisifone” del 2018, s'erano riorganizzati sia dopo la «carcerazione» di coloro «che negli anni» avevano «occupato un ruolo apicale» nel gruppo criminale, sia per «un naturale ricambio generazionale» col «vertice» che però sarebbe rimasto nelle mani dei «discendenti del vecchio capostipite Nicola Arena del 1937» deceduto poi nel 2022.

Chiesta la conferma delle pene per: Carmine Astorino (6 anni e 8 mesi in primo grado); Valerio Carpino (3 anni e 4 mesi); Marco Cenerini (4 anni e 8 mesi); Salvatore Cappa (3 anni, 6 mesi e 20 giorni); Girolamo Ferrini (7 anni e 8 mesi); Caterina Gaetano (3 anni, 6 mesi e 20 giorni); Giuseppe Geraldi (10 anni e 8 mesi); Alessandro Giardino (11 anni); Alfonsina Giardino (4 anni e 8 mesi); Raffaele Gualtieri (6 anni e 8 mesi); Mirko Iannone (18 anni); Danilo Loscavo (2 anni e 4 mesi); Giuseppe Macchione (5 anni, 5 mesi e 10 giorni); Francesco Macrillò (16 anni); Fiore Macrillò (13 anni); Giuseppe Mancuso (4 anni e 8 mesi); Antonio Manfredi (2 anni e 4 mesi); Fabio Mannolo (10 anni e 10 mesi); Francesco Mannolo (2 anni); Giuliano Mannolo (20 anni); Ivan Mannolo (13 anni e 2 mesi); Rocco Mannolo (20 anni); Rocco Marchio (9 anni e 4 mesi); Salvatore Martino (4 anni e 8 mesi); Lucia Mirielli (2 anni e 8 mesi); Angela Nicastro (1 anno e 4 mesi); Antonio Nicoscia (20 anni); Giacomo Pacenza (4 anni e 8 mesi); Santo Claudio Papaleo (20 anni); Leonardo Passalacqua (16 anni e 8 mesi); Nicola Perri (7 anni); Fabio Procopio (12 anni e 8 mesi); Emanuel Ribecco (7 anni e 4 mesi); Natale Ribecco (4 anni); Domenico Riillo (8 anni e 4 mesi); Francesco Riillo (2 anni); Mirko Scarpino (11 anni e 10 mesi); Ida Maria Scerbo (4 anni); Antonio Sestito (20 anni); Ivan Stramandinoli (2 anni); Martino Tarasi (10 anni); Antonio Vasapollo (6 anni e 8 mesi); Santo Vittimberga (13 anni, 9 mesi e 10 giorni); e Marco Ignazio Zedda (6 anni e 8 mesi).
Poi, 20 anni di carcere sono stati chiesti per Giuseppe Timpa (16 anni e 4 mesi in primo grado) e 18 anni ciascuno per Salvatore Arena (13 anni e 4 mesi) e Giovanni Greco (13 anni e 4 mesi). Dal 13 febbraio parola ai difensori, tra i quali ci sono gli avvocati Francesca Buonopane, Ilda Spadafora, Pietro e Giancarlo Pitari, Luigi Villirilli, Tiziano Saporito.

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