Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

'Ndrangheta, inchiesta Petrolmafie a Vibo, in appello chieste diciotto condanne I NOMI

Indagine sull’infiltrazione dei clan vibonesi nel settore dei carburanti. Rischiano 8 anni Gioffré e Fiarè assolti in abbreviato

Confermare le condanne e ribaltare le due assoluzioni emesse in primo grado. Queste in sintesi le richieste avanzate dalla pm Annamaria Frustaci al termine della sua requisitoria nel processo d’appello scaturito dall’inchiesta Petrolmafie.

In particolare è stato chiesto ai giudici di confermare la condanna per Francescantonio Anello, a 7 anni di reclusione; Giuseppe Barbieri, a 6 anni; Gerardo Caparrotta, a 4 anni; Armando Carvelli, a 3 anni e 2 mesi; Giovanni Carvelli, a 3 anni e 4 mesi; Vincenzo Zera Falduto, a 2 anni e 10 mesi; Pasquale Gallone, a 6 anni; Giorgio Salvatore, a 7 anni e 10 mesi; Giuseppe Mercadante, a 4 anni e 2 mesi; Antonio Ricci, a 2 anni e 6 mesi; Daniele Prestanicola, a 7 anni; Domenico Rigillo, a 7 anni e 10 mesi; Orazio Romeo, a 5 anni; Alessandro Primo Tirendi, a 6 anni e 8 mesi; Angelo Ucchino, a 3 anni e 2 mesi; Salvatore Ucchino, a 3 anni e 8 mesi.

È stata invece richiesta una pena di 8 anni di reclusione per Gregorio Gioffrè e Filippo Fiarè, assolti nel processo di primo grado con abbreviato.
Gli imputati devono rispondere a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsioni, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, contraffazione e utilizzazione di documenti di accompagnamento semplificati. Per la Dda di Catanzaro una sorta di cartello tra clan avrebbe spianato la strada alla scalata verso l’oligopolio dei prodotti petroliferi. L’inchiesta avrebbe quindi svelato le «nuove tecniche di penetrazione della ’ndrangheta nell’economia».

Caricamento commenti

Commenta la notizia