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Crotone, spaccio di droga al rione Fondo Gesù. Un’assoluzione e dieci condanne

Sentenza d’appello al processo scaturito dall’inchiesta “Orso”. Confermate le accuse per il gruppo di pusher e corrieri

Dieci condanne e un'assoluzione. Così ha deciso oggi la Corte d'appello di Catanzaro nei confronti delle 11 persone coinvolte nel processo di secondo grado nato dall’inchiesta “Orso” della Direzione distrettuale antimafia. Il collegio presieduto da Alessandro Bravin ha confermato per sette imputati le pene inflitte in abbreviato dal gup di Catanzaro il 17 febbraio 2022, mentre per un altro accusato è scattata la riduzione degli anni di carcere e per altri due è stata applicata la condanna concordata. Il blitz, scattato il 23 febbraio 2021 con 12 misure cautelari eseguite dai carabinieri di Crotone, disarticolò una presunta organizzazione di pusher e narcotrafficanti capeggiata dalla famiglia La Forgia che si sarebbe occupata della vendita di cocaina, eroina e marijuana nel rione Fondo Gesù, con «base attiva» tra via Achille Grandi e la sesta traversa di via Bruno Buozzi.
«Il gruppo», come ricostruito nelle motivazioni della sentenza di primo grado, era «costituito da numerosi componenti» diventati «il punto di riferimento» per diversi acquirenti di droga. Infatti, l'ipotizzata associazione sarebbe stata capace «di rifornirsi abitualmente di sostanze stupefacenti e diffonderla sul mercato», così da poter accumulare «notevoli guadagni». Queste le caratteristiche dell’ipotetica rete di corrieri e spacciatori che avrebbe fatto ricorso a «strutture e mezzi funzionali» allo spaccio: un magazzino per lo stoccaggio degli stupefacenti; luoghi per nascondere la droga e per la coltivazione della cannabis; apparecchiature radiotrasmittenti per consentire ai pusher di comunicare tra loro; monopattini e biciclette in uso alle "vedette" per spostarsi più rapidamente; e infine, tavoli ed ombrelloni per appostarsi per giornate intere nella piazza di spaccio in attesa degli acquirenti.

La sentenza. Gianluca La Forgia è stato condannato a 11 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione (in primo grado 20 anni) in quanto nei suoi confronti è stata riqualificata l'accusa da promotore a partecipe dell'associazione di narcotraffico.

I nomi e le pene confermate

Andrea La Forgia 17 anni, 9 mesi e 10 giorni; Ferdinando La Forgia, 11 anni, 5 mesi e 10 giorni; Antonio Crugliano, 11 anni, 7 mesi e 10 giorni; Luciano Vaccaro, 11 anni, 2 mesi e 20 giorni; Maurizio Valente, 9 anni, 10 mesi e 20 giorni; Massimiliano La Forgia, 7 anni; e Felice Perna, 3 anni. I patteggiamenti: ad Umberto Vona sono stati applicati 8 anni, 5 mesi e 10 giorni ed a Francesco Taverna 8 anni. Palmira Laudari, difesa gli avvocati Roberto Coscia e Aldo Truncè, è stata assolta «perché il fatto non sussiste» (4 anni, 5 mesi e 10 giorni in primo grado). Sono stati difesi anche dagli avvocati Mario Nigro, Luigi Villirilli, Fabrizio Salviati e Antonio Lomonaco.

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