Ci sono storie che si perdono nei quartieri di periferia. Storie di famiglie, di politiche sociali, di dimenticanze, di indifferenza, di disagi. Storie che si perdono nei silenzi e al freddo, tra competenze, superficialità ed errori.
Ed è un freddo gelido quello che attraversa località Moderata durant, dove per edilizia sociale che chiama, di sociale è rimasto ben poco. Nel grande rione alla periferia della città, infatti, quella segnalata è la storia di sette famiglie che attraverso un bando hanno avuto accesso alla locazione di appartamenti con canoni vantaggiosi. Uno stabile che fa parte di un complesso più ampio (in tutto sono cinque palazzine), la cui costruzione e gestione è di una cooperativa catanzarese.
Uno degli edifici è stato costruito con fondi regionali e destinato a fasce deboli (famiglie numerose, ragazze madri) per cui il Comune si è occupato di stilare una graduatoria in seguito ad un avviso.
Da circa tre anni gli appartamenti sono stati assegnati a queste famiglie (alcuni sono ancora sfitti) mentre la proprietà resta alla cooperativa. Fin qui, tutto normale. Anzi, tutto ampiamente giusto.
Quale il problema che oggi ha portato queste famiglie a ritrovarsi senza gas, quindi senza acqua calda e al freddo? Da quanto denunciato, il nodo parte dalla mancata nomina di un amministratore condominiale, che sarebbe invece obbligatoria, per cui non sono mai state pagate spese condominiali (tra cui per questo tipo di contratti rientra il gas) e costi di gestione vari.
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