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Servizio idrico, il Tar prende tempo sul ricorso dei 12 Comuni crotonesi

Il braccio di ferro tra gli enti locali e Arrical sulle nuove modalità di gestione

La sede del Tar della Calabria

Il Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro prende tempo prima di decidere sul ricorso presentato da 12 Comuni della provincia di Crotone contro la riorganizzazione del servizio idrico nella regione da parte dell'Arrical. In particolare gli enti locali del territorio pitagorico contestano le modalità di riscossione futura delle bollette per come deciso dall’Autorità idrica regionale. I comuni lamentano che le modalità decise andrebbero a discapito delle casse municipali sui quali graverebbero i costi del servizio senza corrispettivi.
Ieri, i giudici del Tar hanno concesso un termine di 15 giorni alle parti affinché depositino le rispettive memorie in merito al Piano operativo di transizione al servizio idrico integrato elaborato dalla Sorical e approvato il 10 gennaio scorso col decreto n.1 di Bruno Gualtieri, il commissario straordinario dell'Autorità della Regione. Il Piano operativo disciplina il subentro, da concretizzarsi tra il 2024 e il 2027, della società che distribuisce l’acqua ai Comuni nella conduzione unica del servizio idrico integrato in Calabria per sostituire le aziende ed i consorzi locali.

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