«Da quando ho realizzato che sono stato vittima di richieste estorsive sono molto turbato e spaventato, non tanto per me ma soprattutto per l'incolumità dei miei cari e anche per eventuali atti intimidatori o ritorsivi sui beni della mia Società, quali depositi carburanti e altro, visto che comunque sui porti di Crotone e Catanzaro ho diversi beni e attrezzature». Si chiude con queste parole piene di preoccupazione l’ultimo verbale dell’imprenditore che con coraggio ha denunciato chi voleva infiltrarsi nella gestione degli ormeggi del porto di Catanzaro Lido. Il suo racconto ha trovato i ncessari riscontri nell’attività investigativa e ieri sono scattate le manette ai polsi di tre persone. Agli inquirenti ha svelato i dettagli dei colloqui avuti la scorsa estate: «Diceva che era stato contattato da alcuni amici di Catanzaro, i quali gli avevano chiesto di contattarmi per formularmi una richiesta».
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