Un incontro ricco di riflessioni su come rendere l’Università Magna Graecia più attrattiva e competitiva. E’ il tema al centro del dibattito “Studiare a Catanzaro: un’opportunità o uno svantaggio?”, organizzato dalle associazioni universitarie “Eureka” ed “Artù” e tenutosi ieri alla libreria “Ubik”, sita a Catanzaro Lido. All’evento, moderato dall’avvocato Sebastian Ciancio, hanno partecipato il rettore dell’Umg, Giovanni Cuda, Nunzio Belcaro (assessore alla pubblica istruzione del Comune di Catanzaro), Anna Chiara Verrengia (consigliere comunale di Catanzaro) nonché i docenti Agostino Gnasso (presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Umg), Donatella Paolino (professoressa ordinaria di Scienze tecniche mediche applicate), Andrea Porciello (professore ordinario di Filosofia del diritto) e Francesco Rania (docente e rappresentante dei ricercatori in seno al Senato Accademico Umg).
«Ci troviamo in una città con tutte le caratteristiche che la rendono interessante e attrattiva per gli studenti. È un piccolo ateneo che ha un’ottima formazione nella ricerca, nella didattica e nel polo sanitario che speriamo che migliori con la creazione dell’azienda “Dulbecco”. È carente in alcuni servizi ma l’amministrazione sta facendo grossi passi per migliorarli», ha asserito Cuda, precisando altresì che in questo momento l’ateneo non ha nessun interesse nell’investire sul Parco Romani in quanto si metterebbe in difficoltà l’Università. Inoltre, Cuda ha rimarcato l’interlocuzione continua con l’amministrazione comunale, auspicando in futuro l’avvio di alcuni corsi fruibili pure all’esterno del Campus.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia