Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tentata estorsione al porto di Catanzaro Lido. I tre indagati restano in silenzio

L’inchiesta della Dda e della Squadra Mobile. Davanti al giudice si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere le tre persone coinvolte accusate della tentata estorsione ai danni dell’imprenditore che gestisce gli ormeggi nel porto di Catanzaro Lido. Accompagnati dagli avvocati Giacomo Iemma e Fabrizio Salvati i tre indagati hanno preferito non rispondere alle domande del gip nelle udienze per gli interrogatori di garanzia. Nell’estate scorsa la Dda di Catanzaro ha aperto un nuovo fascicolo dopo che l’imprenditore che da gennaio ha preso in gestione i pontili mobili si è presentato in Questura. Le sue dichiarazioni hanno portato mercoledì all’arresto di tre persone: Antonio Carvelli, 76 anni, di Isola Capo Rizzuto, Luigi Foschini, 73 anni, di Crotone, che sono stati sottoposti ai domiciliari in considerazione dell’età avanzata, e Luigi Mendicino, 48 anni, di Crotone, per il quale è stata disposta la custodia in carcere. L’accusa contestata ai tre uomini è quella di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, considerata l’appartenenza di Foschini, già condannato in via definitiva per associazione mafiosa, alla cosca Barilari Foschini, ritenuta una costola della cosca Vrenna Corigliano Bonaventura. Per convincere l’imprenditore a cedere alle loro richieste gli avrebbero detto che «gli amici di Catanzaro volevano partecipare alla torta». Ora bisognerà attenedere per sapere se la difesa ricorrerà al Tribunale del Riesame.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro 

Caricamento commenti

Commenta la notizia