Il Tar ha confermato la destinazione decisa dall’Autorità portuale sulla banchina Cortese, rigettando così l’istanza di tutela cautelare che avevano avanzato Cosimo De Pinto, Antonio De Leonardo, Andrea Grenci, Carmelo Finelli, Luciano De Leonardo e Andrea Gambardella, che invece puntavano a fare annullare l’ordinanza emessa a novembre dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio. Ma se il Tar ha sciolto il nodo legato alla controversia, c’è ancora qualcosa che “stride”; o almeno secondo alcuni pescatori.
Intanto, chiariscono che dietro il nuovo assetto della marineria, ci sia un lavoro di ampia condivisione anche con la loro categoria, e per questo guardano al futuro: il 26 gennaio in Capitaneria si è tenuta una riunione con tutte con le cooperative di pesca, oltre ai rappresentanti di Regione e Comune, col dirigente del V settore caccia-pesca (che ha illustrato ai pescatori le possibilità di accedere ai fondi Feampa, che a breve verranno stanziati), l’Autorità portuale (che ha pienamente accolto le loro richieste per pianificarle in futuro) ed il commissario dell’Ente parchi marini (Greco ha illustrato le opportunità per la pesca).
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