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Ospedale di Pizzo, “blitz” del commissario Battistini VIDEO

Novità per il Centro sanitario. Dall’area vaccini all’Aft fino ai nuovi impianti: l’impegno dell'Asp

Chi l’ha detto che tramontata la possibilità di convertire il Centro sanitari e socio-sanitari Santa Maria del Carmine in Casa di comunità, non ci saranno nuove prospettive? Ieri il commissario straordinario Asp, generale Antonio Battistini, ha fatto un “blitz” prima in Comune (ad attenderlo il sindaco Sergio Pititto ed il generale in quiescenza Franz Chiaravalloti) e poi presso il Centro, dove lo aspettavano il direttore sanitario Luigi Mandia ed il referente napitino Espedito Morano.

Una ricognizione per definire la direzione da intraprendere, con un occhio di riguardo all'Aggregazione funzionale territoriale, o almeno ieri è stato propedeutico per gettarne le basi. E non solo. Anzitutto saranno bonificati i locali tecnici seminterrati, strappandoli all’incuria e al degrado, per affidarli alle associazioni attive sul territorio (Avis e Cri); il Centro vaccini per i più piccoli sarà invece allocato nei locali di fronte alla Guardia medica, prima occupati dal 118; ed è stato già risolto il problema all’impianto elettrico.

Ora si guarda in modo propositivo al prossimo futuro: «Ero già stato qui ma ne avevo una contezza parziale – evidenzia Battistini, durante la ricognizione –. Ora nel corso dei lavori del Pnrr si rende necessario comprendere come stiano le cose e di quello che possiamo fare di ulteriore, al di là della progettazione che è già stata fatta. E gli auspici non possono che essere positivi…». Ne è altresì convinto il direttore sanitario, Luigi Mandia: «Il prossimo futuro di questa struttura è renderla fruibile ai cittadini delle nostre zone; e che sia veramente un posto dove trovare sanità… e le “risposte” di cui si ha bisogno». I fondi del Pnrr potrebbero fare al caso per mettere in asse l’immobile e dare una risposta certa ai pazienti: «Oggi è un momento di svolta – puntualizza il sindaco Sergio Pititto – ma non partiamo da zero: c’è grande attenzione da parte del commissario Asp e del direttore sanitario e degli operatori, affinché questo centro cresca: stiamo rafforzando un discorso di specialistica e valutando l’ulteriore opportunità di avere le associazioni in loco, perché l’Avis e la Cri sono funzionali alla sanità».

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