Un nuovo edificio sorgerà nel Piazzale Stazione del quartiere Lido al posto di un capannone. Lo ha deciso il Tar dopo una lunga battaglia legale tra la società privata proprietaria del capannone, il Comune di Catanzaro, le Ferrovie della Calabria e la Regione. Un iter complesso iniziato nel 2016 che è andato a intersecarsi con l’appalto per la realizzazione della nuova metropolitana di superficie del capoluogo calabrese.
Bisogna tornare al 2016 quando la società presentò al Comune il progetto per realizzare un edificio residenziale e commerciale da realizzare al posto dell’attuale capannone. Solo dopo 3 anni, nell’agosto del 2019, Palazzo De Nobili comunicò alla società la positiva conclusione dell’iter amministrativo, richiedendo, tuttavia il nulla osta da parte delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie della Calabria. Proprio quest’ultima negò l’ok sostenendo che il fabbricato sarebbe stato «all’interno di un cerchio di raggio di 30 metri dalla più vicina rotaia». Quindi investì della questione la Regione Calabria, quale ente proprietario della linea ferrata. Anche secondo la Regione non vi era possibilità di derogare alle distanze motivando che «considerata l’importanza che la stazione di Catanzaro Lido assumerà a seguito del completamento dei lavori del sistema ferroviario metropolitano di Catanzaro, è opportuna una applicazione rigorosa della norma senza alcuna possibilità di deroga, atteso che l’interesse pubblico [è] sicuramente prevalente su quello privato». Il privato ha presentato una nuova istanza evidenziando che il limite di costruzione dalle linee ferroviarie è 30 metri ma dai binari delle metropolitane solo sei. Ma ancora Regione e Fdc confermarono l’impossibilità di concedere deroghe ritenendo quel tratto una linea ferroviaria.
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