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Lamezia, spaccio in città e nell’hinterland: gli indagati non rispondono

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alcuni degli indagati finiti nella retata dei carabinieri che ha sgomitano un’organizzazione criminale che avrebbe gestito un traffico di sostanze stupefacenti in città e nell’hinterland lametino. Ieri mattina, davanti al giudice si sono presentati i lametini Concetto Trovato (58 anni), Giuseppe Bova (30 anni), Giovanni Roberto (45 anni), Fabio Vescio (27 anni), Francesco Bova (53 anni di Curinga) e Tommaso Boca (34 anni di Feroleto Antico), accompagnati dal loro legale, l’avvocato Antonio Larussa. Gli indagati non hanno però risposto alle domande del giudice. Interrogatori che proseguiranno anche oggi.
L’operazione, condotta dai militari del Gruppo di Lamezia, supportati nella fase esecutiva da quelli dei Comandi territorialmente competenti, dai carabinieri Cacciatori “Calabria” e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, è stata effettuata in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della Dda. In manette sono finite 14 persone, per quattro delle quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere mentre dieci sono finiti ai domiciliari. Agli arrestati vengono contestati l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e la detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina.

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