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Crotone, nelle carte di “Glicine Acheronte” i contrasti sulle royalties per i rifiuti

Dall’inchiesta Dda emergono dettagli sulle conseguenze all’ampliamento di Columbra

Settembre 2019: alla Cittadella di Catanzaro c'era una corsa contro il tempo per autorizzare l'ampliamento per altre 120 mila tonnellate della discarica di Columbra per far fronte all’emergenza rifiuti in Calabria dovuta alla mancanza di impianti. Ma il sovralzo della struttura della società Sovreco non era il solo argomento del quale si discuteva in quei giorni. Perché politici e dirigenti della Regione si confrontavano anche sull'opportunità di riconoscere al Comune di Crotone le royalties per i maggiori quantitativi di spazzatura che da lì a breve sarebbero stati conferiti nel sito. Una sorta di compensazione economica per superare la «guerra» nata dalla decisione della Regione di incrementare i volumi di abbancamento dell'immondizia nell'impianto di Columbra.
Emerge anche questo spaccato dall'informativa dell'operazione "Primavera" redatta nel 2022 dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Catanzaro, confluita nell'inchiesta "Glicine-Acheronte" della Dda che vede coinvolte 129 persone. Le indagini, venute alla luce il 27 giugno 2023 con 43 misure cautelari eseguite dai carabinieri del Ros, hanno messo all'angolo la cosca Megna di Papanice e smantellato il presunto comitato d'affari che avrebbe utilizzato le istituzioni pubbliche per fini elettorali.

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