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Catanzaro, Fiorita sul Cinema Orso: “La storia di una città non si cancella con una sentenza". Il legale di Accamedia: "Reazione fuori luogo"

Nota del sindaco Nicola Fiorita sulla vicenda del Cinema Orso.

Fermo restando il pieno rispetto delle decisioni che la magistratura assume nel suo operato, va detto che la storia di una città e di un quartiere non si cancella con una sentenza del Tar. Nessun giudice potrà, sostituendosi alle competenze degli esperti della Sovrintendenza, rimuovere il legame profondo - che è storico, culturale e sociale - tra il cinema Orso e le generazioni di Catanzaresi che in quel luogo hanno aperto il loro sguardo sul mondo. Non sarà l'assenza di poltroncine o del proiettore a disperdere le emozioni, le sensazioni, le atmosfere che l'Orso ha saputo regalare per più di mezzo secolo. Appare poi paradossale che un edificio costruito nel 1922 - cioè con un secolo di vita - non possa essere considerato storico. Se questo fosse il criterio, il campo di concentramento di Ferramonti non potrebbe essere considerato storico. E così decine di manufatti nelle varie città italiane. Non ci saremmo aspettati dal Tar una tracimazione invasiva sulle questioni legate alle valutazioni storiche, culturali e architettoniche, con una delegittimazione della Sovrintendenza che potrebbe aprire il varco alle più disparate richieste di privati su siti di interesse storico. Se le motivazioni della Sovrintendenza sono state ritenute deboli, niente impediva di disporre un approfondimento da affidare a collaudati esperti del settore. Noi difenderemo ad oltranza la dimensione storico- culturale del Cinema Orso sia nelle sedi competenti, e quindi davanti al Consiglio di Stato , sia in tutti gli atti amministrativi che saremo chiamati ad adottare. Nessuno si illuda che là dove si è coltivata cultura e bellezza per decenni si possa fare qualcosa di diverso. Ci sono vincoli inibitori e vincoli ambientali che impediscono destinazioni diverse da quella di contenitore culturale. Quanto accaduto non fa che confermare quanto sia difficile nella nostra città operare scelte di cambiamento e portare avanti battaglie di civiltà.

A intervenire sulla questione è l'avvocato Alfredo Gualtieri, difensore di Accamedia srl: "Il Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, con il suo scomposto intervento a commento della sentenza del TAR sull’ex cinema Orso, dimostra di aver perso non solo una buona occasione per tacere sulle inadempienze della sua Amministrazione che ben avrebbe potuto - invece di rimanere inerte - appropriarsi del “rudere” messo all’asta per un credito vantato dallo stesso Comune, quanto anche la sua solita serenità di pensiero e di prudenza. E dimostra, sempre il Sindaco, di aver perso pure la “memoria” perché prima del TAR era stato proprio il Consiglio di Stato (a cui si ripropone di ricorrere), in sede cautelare, a rimarcare la illegittimità del “vincolo” e di tutti gli atti connessi delle Amministrazioni pubbliche. La sua reazione è così fuori luogo e oltre le righe che non lo fa riflettere sulla circostanza- ora da lui evidenziata a mo’ di “avvertimento” verso la società legittima proprietaria - che se “vincoli inibitori” e “vincoli ambientali” ci sono (ma è da provare) questi varrebbero per tutti, Comune compreso, con buona pace di chi vorrebbe far risorgere dal “rudere” un edificio con qualsivoglia destinazione, culturale compresa"

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