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Nuovo Servizio idrico integrato, il Comune di Crotone non ci sta

Prosegue lo scontro giudiziario con Arrical davanti al Tar

La sede del Tar della Calabria a Catanzaro

Prosegue lo scontro giudiziario tra il Comune di Crotone e l'Arrical per le modalità di riorganizzazione del sistema idrico integrato in Calabria. L'amministrazione guidata dal sindaco, Vincenzo Voce, s'è nuovamente rivolta ai giudici del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro per chiedere l'annullamento anche del decreto col quale, lo scorso 10 gennaio, l'Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria che fa capo alla Regione ha approvato il Piano operativo di transizione al servizio idrico integrato elaborato dalla Sorical.
Si tratta del nuovo cronoprogramma che stabilisce come avverrà, tra il 2024 e 2027, il subingresso della Società risorse idriche calabresi nella gestione unitaria del servizio per sostituire le aziende ed i consorzi locali. Su tutti, il Municipio continua a lamentare il futuro sistema di riscossione delle bollette per come è stato deciso dall'Arrical in quanto andrebbe a discapito delle casse municipali sulle quali graverebbero i costi del servizio senza corrispettivi. Ovvero, le medesime contestazioni, e non solo, che la giunta Voce aveva mosso in precedenza con altri ricorsi al Tar di Catanzaro in occasione dei primi atti relativi ai cronoprogrammi di subentro della Sorical nella conduzione del servizio idrico integrato nel territorio della provincia di Crotone.

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