La lotta per la difesa dell’ospedale resta un nodo cruciale per la comunità. Qualche giorno fa il consigliere regionale Raffaele Mammoliti (Pd) aveva fatto suonare un campanello d’allarme, poiché dalla risposta del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ad una sua interrogazione, presagiva il rischio di chiusura che legava i nosocomi di Tropea e Serra San Bruno, quale conseguenza delle norme contenute nella proposta della nuova rete ospedaliera.
Ma dopo le rassicurazioni della struttura serrese, ora giungono anche quelle del presidio tropeano. Il direttore sanitario, Luigi Mandia, cerca infatti di dissipare questi timori rilevando che non gli risulti fondata questa notizia. Dunque su questo fronte anche i cittadini della Perla del Tirreno possono sentirsi sollevati. Le battaglie per la difesa dell’ospedale di Tropea hanno sempre coinvolto attivamente associazioni e movimenti, in particolare i due comitati guidati da Domenico Cortese e Francesco Rotolo, che hanno già combattuto per preservare la struttura l'anno scorso, contro il presunto smantellamento dell’ospedale a seguito del disco verde alla realizzazione dell’ospedale di comunità (temendo che approdasse appunto nella chiusura del presidio generale).
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