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La fragilità del territorio fa ancora paura, l’ombra dei costoni su Tropea e Ricadi

Il crollo del masso che ha sfondato la parete della chiesa riaccende i riflettori sul dissesto

La fragilità del territorio fa paura. E lo sguardo è sempre rivolto ai costoni. Da Pizzo, a Tropea fino a Ricadi. I crolli di rocce si erano manifestati già 7 anni fa a Pizzo, ed ora gli ultimi casi si sono consumati tra Tropea e Formicoli di Ricadi. Sicché, per scongiurare ulteriori crolli e danni, centrale dovrebbe essere la prevenzione: le scarpate sono molto ripide e, oltre ai cambiamenti climatici, l’azione erosiva è incessante; dunque il maltempo non fa che acuire il fenomeno del dissesto idrogeologico, catalizzando sui distacchi più latenti. Proprio quello che si addebiterebbe all’ultimo, che non si esclude che possa essere avvenuto anche prima della scoperta di venerdì: l’area presso la pittoresca spiaggia, a metà tra il verde della vegetazione ed il turchese del mare di Formicoli, dove la “chiesetta” è ubicata, non è molto frequentata in questo periodo; ma, alla luce di quanto successo, si è rivelato provvidenziale: tragedia scampata.

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