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Inchiesta sull'Istituto di vigilanza di Catanzaro, chiesto il giudizio immediato per l’imprenditore Figorilli

Salta l’udienza preliminare, il processo avrà inizio il 2 aprile

La Procura di Catanzaro ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Natale Figorilli l’imprenditore catanzarese finito agli arresti domiciliari (ora sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora in Calabria) con l’accusa di bancarotta fraudolenta, patrimoniale, documentale e preferenziale, impiego di danaro, beni o utilità di provenienza illecita, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, dichiarazione fiscale infedele e omessa. L’udienza è stata fissata per il 2 aprile, Figorilli è difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Lomonaco. Secondo le ipotesi di accusa, Figorilli, all’epoca dei fatti amministratore di fatto dell'Istituto di vigilanza diurna e notturna srl, dichiarata fallita dal Tribunale di Catanzaro nel corso del 2019, con un passivo ammesso di oltre 47 milioni di euro, avrebbe posto in essere condotte di distrazione e dissipazione dei beni della società per oltre 3,5 milioni di euro, di falsificazione dei libri e delle altre scritture contabili, con conseguente ingiusto profitto e danno per i creditori, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del movimento degli affari.

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