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Candeggina nelle ampolle di vino e acqua, nuova intimidazione a un altro prete nel Vibonese

Nei giorni scorsi anche il parroco di Cessaniti, don Pontoriero aveva ricevuto un’intimidazione: un gatto morto sul cofano dell’automobile.

Candeggina nelle ampolline del vino e dell’acqua. Don Felice Palamara, parroco della chiesa di San Nicola di Pannaconi, se ne accorge al primo sorso mentre celebra messa, questo pomeriggio. Peraltro il sacerdote è soggetto allergico, oltre a soffrire di asma e di cardiopatia. Nei giorni scorsi anche il parroco di Cessaniti, don Pontoriero aveva ricevuto un’intimidazione: un gatto morto sul cofano dell’automobile. (Oltre a ricevere lettere intimidatorie).
Ora è diventato allarme sociale. Il vescovo ha diramato un comunicato: “La Diocesi di Mileto Nicotera Tropea sta vivendo un momento di sofferenza a causa di atti intimidatori che nulla hanno a che fare con la normale vita cristiana delle parrocchie. Per questo mi appello nuovamente alle comunità cristiane perché non si lascino scoraggiare da questo linguaggio di violenza. Non dobbiamo cedere a questa logica, facendoci tentare dallo sconforto e dalla rabbia.
Non possiamo accettare questo linguaggio, non dobbiamo rispondere all’odio con odio, sapendo che non è possibile dialogare davvero con chi si rifiuta di farlo.
Ringrazio di cuore le forze dell’ordine per la professionalità con la quale ci stanno aiutando e sostenendo in questo momento umanamente difficile, e anch’io continuerò a garantire ai miei sacerdoti la mia costante presenza perché possano svolgere il proprio prezioso servizio in favore del Popolo di Dio”.

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