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Nicolina Parisi, l'anziana di Botricello insignita da Mattarella. "Siamo tutti profughi. La terra è di tutti" VIDEO

Premiata dal presidente della Repubblica tra i "30 eroi civili". Lo scorso anno ha subito offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le salme dei migranti deceduti dopo il naufragio di Cutro

Ci sono fatti e storie che non possono essere dimenticati e messi in secondo piano. Ci sono gesti e parole che meritano di essere riconosciuti per come meritano per la loro spontaneità ed importanza.

Lo sa bene Nicolina Parisi, l'anziana di 82 anni di Botricello insignita tra i "30 esempi civili" dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La motivazione

Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana: “Per rappresentare lo spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio di Cutro

Ha subito offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le salme dei migranti deceduti dopo il naufragio di Cutro.

L'incontro nella sua casa di Botricello

Nata ad Isola Capo Rizzuto, la signora Nicolina si è poi trasferita a Botricello paese natale del marito. E' qui, a pochi km dal luogo della tragedia del naufragio di Steccato di Cutro, che l'anziana ha cresciuto i suoi figli ai quali ha sempre l'insegnato i valori della libertà e dell'accoglienza. Da subito, da quella maledetta "alba nera di Cutro", decise di ospitare nella cappella di famiglia alcune salme delle vittime del naufragio del caicco "Summer Love". Un gesto di profonda umanità e solidarietà che non ha passato inosservato e che è stato premiato dal presidente Mattarella. L'abbiamo incontrata stamattina nella sua casa di Botricello:

Siamo tutti profughi. Non dobbiamo continuare a fare del male all'umanità

"Questo gesto - ha spiegato ai nostri microfoni la signora Nicolina - non mi è costato niente, è esploso come una mia azione di cammino di fede. E' esploso l'amore per queste ragazze che non hanno avuto una libertà territoriale. Siamo tutti profughi, almeno diamogli una degna sepoltura. Non ho calcolato niente, non ho pensato. Quando l'amore esplode così non fai calcolo. E' stato tutto per normale, perchè mi veniva dentro una maternità che mi faceva male il cuore. Questi bambini, questi neonati, il mare, la tempesta: una sofferenza che è salita in alto senza rendercene conto. Non dobbiamo continuare a fare del male all'umanità: perchè i potenti si prendono questo lusso? Non ce lo possiamo permettere. Dio ha la potenza di accoglierci tutti. Ieri sono venuti alcuni parenti delle vittime, delle ragazze. Il Signore mi ha regalato questa bellezza, di abbracciare quelle ragazze che erano in quella barca. Nei loro volti ho visto la pietà di chi vuole raggiungere i fratelli che non vedono da dieci anni. Chiedono la carità e allora uniamoci tutti e diciamo alle istituzioni: perchè impedire la libertà? Chi sei tu? La terra è mia ed è tua".

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