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Parroci intimiditi, Cessaniti si mobilita: le associazioni scenderanno in piazza

La reazione della società civile agli ultimi inquietanti episodi

Don Francesco Pontoriero e don Felice Palamara

Le associazioni in campo al fianco dei parroci. D’altronde, oltre alle lettere minatorie, ad appesantire oggi la situazione in paese, sono sopraggiunti anche il tentativo di avvelenamento ai danni di don Felice Palamara e l’inquietante “messaggio” del gatto morto lasciato sul cofano dell’auto di don Francesco Pontoriero.
Una spirale di minacce e non solo che mira evidentemente ad intimorire i religiosi per cercare di stritolare ogni libera e democratica partecipazione. Ma poi ci sono i cittadini che si rifiutano di soccombere a logiche perverse e non si piegano, restando uniti e facendo “rete”. Ne é testimonianza l’iniziativa delle associazioni, che ieri si sono riunite in Comune per organizzare una fiaccolata di solidarietà che in questo momento, assume altresì il passo di una “marcia” per dire basta. Cessaniti ha voglia di alzare la testa per fare vedere l’orgoglio di una comunità che lavora, opera e rispetta le istituzioni. I sodalizi hanno coinvolto anche Libera e auspicano il coinvolgimento delle massime cariche provinciali. Sono intenzionati ad organizzare una marcia solidale.
Intanto è elevata l’attenzione della Procura ed il territorio resta monitorato. D’altronde c’è una cappa che ne minaccia la libertà, specie da quando nell’elenco dei destinatari delle lettere minatorie, oltre ai sacerdoti, sono finiti anche il vescovo Attilio Nostro, la presidente dell’associazione culturale Crisalide, Romina Candela, ed il commissario prefettizio che traghetterà il Comune sino alle prossime amministrative, Sergio Raimondo.

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