La Procura definisce «ingente» il danno che sarebbe stato causato dall’oculista Scicchitano e dagli altri indagati alle casse dell’azienda ospedaliera Dulbecco. Ma questo sarebbe solo una parte di un fenomeno che sarebbe molto più esteso. Marco Scicchitano non sarebbe insomma l’unico medico a svolgere parallelamente all’attività sanitaria ospedaliera attività imprenditoriale, utilizzando farmaci, dispositivi e strumenti sottratti all’azienda ospedaliera. Anche altri professionisti eseguirebbero visite private intramoenia in ospedale durante il turno di servizio o interventi chirurgici in regime di intramoenia allargata e quindi presso una studio privato, senza poi versare all'azienda sanitaria alcuna somma incamerata in contanti dal paziente, a titolo di corrispettivo per la prestazione resa.
Il dato allarmante che viene evidenziato dagli inquirenti è che interi reparti dell'ospedale Pugliese Ciaccio non abbiano alcun controllo circa dispositivi, strumentazione e farmaci in dotazione. In questo caos, che durerebbe da anni, i materiali spariscono senza che nessuno si accorga di nulla. Ciò sarebbe stato possibile perché chi sarebbe tenuto a catalogate il materiale acquistato dall’azienda ospedaliera e a monitorare le giacenze dei magazzini dei reparti non avrebbe svolto il suo lavoro tenendo la contabilità interna in un modo che viene definito approssimativo.
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