Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Emergenza-urgenza in Calabria: assegnata la sede a novanta medici

Trenta professionisti hanno scelto l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, sei andranno alla “Dulbecco”, 19 all’Asp di Reggio, 16 a quella di Cosenza e 5 a Vibo

Un’atmosfera di entusiasmo e soddisfazione, quella che si è respirata in una sala “Ferrante” gremita, all’ospedale “Giovanni Paolo II” per la presentazione delle nomine del concorso pubblico unificato per medici di emergenza urgenza. Il concorso, previsto per altre quattro discipline, è stato bandito a settembre, il bando è stato chiuso ad ottobre, mentre le prove sono iniziate a novembre, e questo è il momento conclusivo, in cui i medici, in base alla graduatoria, scelgono l’azienda ospedaliera in cui andare a lavorare.

«Molti di essi sono medici che già lavorano – dichiara alla Gazzetta del Sud il commissario straordinario del’Asp di Catanzaro Antonio Battistini – però questo è un passaggio chiave: è il passaggio dell’unificazione di tutti i contratti, perché si fa chiarezza e si da un unico quadro normativo a tutti i medici che lavorano nella regione Calabria, nel campo dell’emergenza-urgenza. Sono 140 persone se si presentano tutti, molti dalla Calabria, ma anche da fuori regione. È la dimostrazione che in Calabria i concorsi si possono fare, perché abbiamo fatto un concorso gestendo 400 domande, arrivando a chiudere in meno di 5 mesi».
Un uditorio di medici particolarmente sensibili, se si pensa che c’è gente che aspetta questo concorso da moltissimi anni. «A concorso chiuso, ci saranno anche gli specializzandi, tireremo le somme, e lì avremo il bilancio concreto di ciò che abbiamo e ciò che ancora ci manca», aggiunge il commissario. Nella sua voce c’è soddisfazione ma anche la volontà a scardinare le carte di una Italia spesso stereotipata. Infatti, come si legge dai dati de Il Corriere della Sera, a Bologna ad esempio, le nomine dei medici non si contano neanche sulle dita di una mano, con la maggioranza di dati negativi, ovvero concorsi andati deserti e numerose rinunce. «Oggi abbiamo una sala piena e ciò ci deve far riflettere - ha aggiunto Battistini - non dobbiamo raccontare solo il peggio della Calabria». In particolare, i professionisti che andranno a prestare servizio nell’area dell’emergenza-urgenza della rete calabrese hanno espresso la propria preferenza sull’Azienda in cui andare a prestare servizio.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia