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Lamezia, accolta la richiesta di scarcerazione per Antonio Stella

La decisione della Corte Suprema di Cassazione. Il 35enne era stato condannato per aver partecipato all’associazione mafiosa nel processo “Crisalide”

La Corte di Cassazione

La Corte suprema di Cassazione, in accoglimento del ricorso proposto dall’avvocato Giuseppe Spinelli, ha annullato con rinvio l’ordinanza con la quale la Corte di Appello di Catanzaro aveva revocato la sospensione condizionale della pena per il lametino Antonio Stella, 35 anni, beneficio che gli era stato concesso in un processo per rapina aggravata dal 2010.

La Corte di appello di Catanzaro aveva annullato il beneficio in quanto l’uomo era stato successivamente condannato per aver partecipato all’associazione mafiosa nel processo “Crisalide”, cosa che aveva fatto balzare la pena complessiva in espiazione per il detenuto in quella cumulata e tutta ostativa di 10 anni e 4 mesi di reclusione. La Cassazione, quindi, ha accolto il motivo di ricordo della difesa con il quale era stato eccepito come, “nonostante l’associazione mafiosa cui avrebbe preso parte fosse sorta già nel maggio 2014, tuttavia, Stella era stato condannato nel processo Crisalide per una condotta associativa che per la sua posizione era stata accertata soltanto a partire dal 2016, con una decorrenza quindi successiva a 5 anni dalla condanna del 2010, che impediva la revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena concessagli in quel primo processo”. In conseguenza del pronunciamento della Cassazione e, in attesa della nuova valutazione in sede di rinvio della Corte di Appello di Catanzaro, che dovrà conformarsi al principio di diritto espresso dai giudici di legittimità, Antonio Stella è stato immediatamente scarcerato su richiesta della difesa.

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