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'Ndrangheta, processo “Assocompari”: chieste tre condanne in abbreviato

Requisitoria della Dda nel processo nato dal terzo filone investigativo di Rinascita Scott

Tre condanne, un’assoluzione e una prescrizione, queste in sintesi le richieste avanzate dal pm della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo, al termine della requisitoria nel processo con rito abbreviato nato dall’inchiesta Rinascita 3-Assocompari, che ha ricostruito come la cosca di Sant’Onofrio fosse riuscita a trasformare mezza Europa nella “lavatrice” per ripulire i proventi delle attività illecite. In particolare sono stati chiesti per Giuseppe Fortuna detto Peppe (46enne) di Sant’Onofrio, 5 anni e 10mila euro di multa; per Giuseppe Fortuna detto Pino 60 anni di Vibo Valentia, 4 anni e 10mila euro di multa; per Giuseppina De Luca, di Vibo Valentia, 2 anni e 2mila euro di multa. Inoltre il pm ha chiesto l’esclusione dell’aggravante mafiosa contestata a Vincenzo Barba, di Filogaso, chiedendo l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione, mentre ha chiesto l’assoluzione nei confronti di Erika Ventrice, di Vibo, con la formula “per non aver commesso il fatto”. Per altri 17 imputati, che hanno scelto di continuare l’ordinaria udienza preliminare il gup Sara Merlini ha disposto il rinvio a giudizio e per loro il processo dibattimentale inizierà il 13 marzo davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Vibo. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione di tipo mafioso, riciclaggio internazionale aggravato, trasferimento fraudolento di valori aggravato dalle modalità mafiose, truffa internazionale aggravata, ricettazione, reati in materia di navigazione.

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