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Bossolo nel cortile della Curia di Mileto, indagini serrate. Il caso pure in Vaticano

La Polizia valuta tutte le ipotesi e non si esclude che non si sia trattato di un’intimidazione

Costernazione e smarrimento sia nei fedeli presenti in Duomo per la solenne messa in onore a San Leoluca, patrono della città, e sia in chi ha appreso altrove la notizia, quasi simultaneamente, poiché il tam-tam mediatico è stato immediato. L’intimidazione denunciata dal pulpito dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro ha avuto un’eco notevole in tutto lo Stivale, rimbombando soprattutto in Vaticano.
Insomma, ha fatto vibrare gli animi di tutti, destando molta preoccupazione, specie col clima di tensione che si respira nel territorio. Tuttavia la Polizia starebbe valutando se si possa configurare quale intimidazione. Il bossolo è stato repertato e gli agenti stanno valutando in quale fascia collocarlo; il suo rinvenimento risale a diverse settimane fa (approssimativamente verso gli inizi di febbraio) ma il vescovo ha deciso di denunciarlo pubblicamente soltanto adesso, e in una giornata molto importante per il Vibonese, forse perché carica di un significato maggiore, affinché non si abbassino i fari sulle minacce al clero locale. Il bossolo sarebbe stato trovato nel cortile della Curia vescovile, area pubblica che unisce diversi uffici ma, per fortuna, videosorvegliata; si tratta di un bossolo di pistola già esploso e senza alcun “destinatario” perché rinvenuto sul suolo; tant’è che tra le diverse ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine, resta in piedi anche quella che nel cortile potrebbe esserci finito accidentalmente o che potrebbe essere un “residuato” dell’ultimo Capodanno.

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