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Cutro, chiesti 16 anni di carcere per Carmine Sarcone esponente dei “cutresi”

L’appello bis di Aemilia. Il 44enne residente a Bibbiano nel Reggiano incastrato anche dai pentiti

Sedici anni di carcere chiesti per Carmine Sarcone, il 44enne originario di Cutro ma residente a Bibbiano, ritenuto uno dei componenti di spicco della cosca Grande Aracri trapiantata in Emilia; e 4 anni di reclusione proposti per Raffaele Tovino, 53enne di Cesena. Sono le condanne che la pm della Dda di Bologna, Beatrice Ronchi, applicata alla Procura generale, ha sollecitato davanti alla Corte d'appello felsinea nei confronti dei due imputati coinvolti nel processo di secondo grado bis scaturito dalla maxi-inchiesta "Aemilia".
L'operazione, i cui tronconi processuali di rito ordinario e abbreviato sono terminati in Cassazione, scattò nel gennaio del lontano 2015 con decine di arresti in tutta Italia e smantellò la cosca dei "cutresi" attiva in Emilia e non solo. Ma Carmine Sarcone venne fermato nel gennaio del 2018 a Cutro mentre era in visita ai parenti.

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