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Le intimidazioni ai due sacerdoti, il clima rimane teso a Cessaniti

Si fa fatica a ritornare alla normalità dopo quanto accaduto

La fiaccolata di sabato ha fatto capire da che parte stiano i cittadini. I sacerdoti hanno ripreso a celebrare la messa nelle chiese di Pannaconi e Cessaniti. Ed apparentemente sembrerebbero riannodarsi i fili con la quotidianità di sempre; ma non è così. Il clima rimane teso nell’entroterra vibonese, tra paura ed incertezza dopo l’escalation intimidatoria ai danni dei due parroci don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero. Un assaggio di normalità c’è stato in questi ultimi due giorni, con il ritorno dei sacerdoti; ma al momento dei saluti, quando i presbiteri si accomiatano (perché non si sono ancora ristabiliti nelle loro abitazioni) ritornano cupe e minacciose le nubi.
Nelle due comunità, infatti, resta ancora elevato il senso di paura e sgomento. Sostanzialmente finché non sarà fatta chiarezza sulle lettere minatorie e le intimidazioni, la popolazione resterà in apprensione, consapevole che per il momento non potrà essere tutto come prima. Soprattutto perché il timore di nuovi accadimenti non assicura tranquillità. Al di là del bossolo rinvenuto all’interno del cortile della curia di Mileto, ma senza specifici riferimenti al destinatario, restano in essere un tentato avvelenamento e minacce esplicite sui due parroci; oltre alle lettere minatorie, ora in mano ai carabinieri.

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