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Migranti: la nave Sos Humanity sottoposta a fermo amministrativo a Crotone

Per l'imbarcazione tedesca si tratta del secondo fermo amministrativo subito a Crotone. La prima volta era accaduto il 3 dicembre scorso: aveva soccorso 200 persone e, anche in quella occasione, era stata accusata di aver ostacolato la guardia costiera libica

Le autorità italiane hanno sottoposto a fermo amministrativo per 20 giorni la nave della Ong tedesca Sos Humanity che ieri sera è giunta a Crotone con a bordo 77 migranti soccorsi sabato scorso nel canale di Sicilia (70 dei quali destinati a Reggio Calabria).

Il decreto di fermo è stato notificato nella nottata al comandante della Humanity 1. La nave il 2 marzo era intervenuta per soccorrere tre barche in difficoltà cariche di migranti che, probabilmente, erano partite dalla Libia. Un soccorso che secondo la Ong tedesca è avvenuto in acque internazionali e che è riuscito nonostante, come ha denunciato in una nota Sos Humanity, "l'intervento violento e illegale della cosiddetta guardia costiera libica. Numerose persone si sono gettate in acqua in preda al panico e la guardia costiera ha sparato un colpo in acqua».

Dopo l’approdo a Crotone la nave è stata sottoposta a fermo amministrativo in base alle norme del decreto Piantedosi. In particolare le autorità italiane, su segnalazione di quelle libiche, contestano alla Humanity 1 di essere intervenuta in acque Sar libiche e di aver operato senza seguire il coordinamento del centro soccorsi competente; inoltre, sempre secondo la segnalazione dei libici, la nave che ha soccorso le persone in balia del mare su barchini di fortuna, avrebbe invece creato una situazione di pericolo mettendo a rischio l'incolumità dei migranti che si sono buttati in mare per andare verso i mezzi di soccorso della Humanity 1.

La Ong Sos Humanity ha affermato d'altra parte che le autorità italiane hanno assegnato il porto di Crotone anziché quello di Bari come luogo sicuro per i 77 sopravvissuti salvati nel fine settimana, dopo che il capitano aveva chiesto alle autorità italiane un porto più vicino per il loro sbarco. I 77 migranti sono stati salvati a seguito di una pericolosa manovra di una motovedetta della Guardia costiera libica durante la quale gli agenti libici hanno aperto il fuoco mentre salvavano i migranti da tre imbarcazioni sovraffollate. La Guardia costiera avrebbe interrotto l’operazione di salvataggio e sparato proiettili veri in acqua, provocando il panico tra i migranti. Almeno un migrante è annegato e altri sono stati costretti a tornare in Libia in violazione del diritto internazionale. Nel frattempo, la nave di salvataggio Sea-Watch 5 gestita dalla ONG tedesca Sea-Watch ha tratto in salvo 70 persone in due operazioni. "Mentre le autorità italiane hanno assegnato Reggio Calabria come porto sicuro, onde di 4 metri bloccano il nostro percorso verso nord, e non è sicuro procedere", ha affermato la ONG, aggiungendo che sta cercando rifugio vicino a Lampedusa come unica opzione.

Per la nave tedesca si tratta del secondo fermo amministrativo subito a Crotone. La prima volta era accaduto il 3 dicembre scorso quando la Humanity 1, che aveva soccorso 200 persone e, anche in quella occasione, era stata accusata di aver ostacolato la guardia costiera libica.

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