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Badolato, debito con l’Unione dei Comuni. Il sindaco si rivolge di nuovo al Tar

La contesa ritorna davanti ai giudici amministrativi. Contestata la delibera che vincola l’uscita dell’ente dall’organismo al pagamento d’un milione di euro per i servizi di depurazione e rifiuti

Nicola Parretta sindaco di Badolato

Sembra una contesa infinita, la diatriba fra il Comune di Badolato e l’Unione dei Comuni del Versante ionico ritorna dinanzi al Tar. La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Nicola Parretta, ha deliberato di impugnare la delibera con cui l’Unione ha “vincolato” l’uscita dell’ente locale dall’Unione al versamento di oltre un milione di euro da parte del Comune. A tanto ammonterebbe, secondo i calcoli degli uffici dell’Unione, il debito che il Comune di Badolato avrebbe accumulato, in virtù delle convenzioni stipulate negli anni scorsi per la gestione associata dei servizi, fra cui la depurazione e la raccolta dei rifiuti. La “querelle” fra i due enti va avanti da mesi. Da quando il Comune ha deciso di uscire dall’Unione, nell’agosto scorso. Una decisione cui la “Versante ionico” non si è opposta, a patto che l’ente definisse la sua posizione debitoria. Il ricorso al Tar era stato ampiamente annunciato dal sindaco Parretta, alla luce degli atti prodotti dall’Unione dei Comuni, sia dalla Giunta che dal Consiglio comunale di Badolato. L’ultimo tentativo, per evitare il ricorso alla giustizia amministrativa, era stata la lettera che il primo cittadino di Badolato aveva inviato ai consiglieri dell’Unione, chiedendo loro di fare un passo indietro rispetto alla delibera adottata nel gennaio scorso.

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