Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Dalla Calabria alla Bulgaria, l’altra “rotta” della spazzatura

L’inchiesta di Potenza che coinvolge un’azienda del Catanzarese

20050706 - ROMA -CRO- TRAFFICO RIFIUTI: OPERAZIONE IN TUTTA ITALIA, 7 ARRESTI-Una immagine d'archivio del maggio 2004 che mostra un carabiniere impegnato in indagini in una discarica. I carabinieri del Nucleo ambiente hanno smantellato un giro d'affari di circa due milioni di euro per lo smaltimento illegale e pirata di 350 mila tonnellate di rifiuti speciali e non.Quattro le persone in carcere, tre ai domiciliari. Quaranta le persone indagate: le ipotesi di reato contestate agli indagati dai pubblici ministeri di Alessandria Enrica Bertolotto e Stefano Puppo, sono di attivita' organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti e falso in atto pubblico.FRANCO CAUTILLO / ARCHIVIO / ANSA / PAT

Dal Nord Africa all’Est Europa per finire in Spagna, la rete dei broker dei rifiuti sembra non avere confini. È quanto emerge dall’inchiesta coordinata dalla Procura di Potenza che ha svelato un traffico internazionale di rifiuti. Oltre 280 container che hanno fatto la spola dal porto di Salerno alla Tunisia con la “regia” di Paolo Casadonte 43 anni di Montepaone titolare di una ditta proprio nel paese Nordafricano. Sarebbe stato lui ad avere contatti sia con le ditte tunisine che avrebbero dovuto accogliere i rifiuti e sversarle in discarica che con la Sviluppo Risorse Ambientali srl, una società di Polla che raccoglie e ricicla i rifiuti urbani dalla provincia di Salerno e da altre regioni, come la Basilicata e la Calabria. Ed è proprio una ditta calabrese ad aver ceduto alla Sviluppo Risorse Ambientali srl il contratto stipulato il 10 settembre 2019 con la società tunisina Soreplast: si tratta della Eco Management S.p.a di Soverato. Nel registro degli indagati sono infatti finiti il rappresentante legale dell'azienda di Soverato Innocenzo Maurizio Mazzotta 54 anni e il socio Francesco Papucci di 48 anni.
È proprio nella compagine societaria dell’azienda di Soverato che si trovano le tracce che portano in Bulgaria più precisamente a Varna, cittadina sul mar Nero, punto di approdo di tonnellate e tonnellate di rifiuti italiani.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia