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Pizzo, l’ultimo miglio dell’ex Nave: demolito lo storico locale sul mare

Ruspe in azione per dare seguito all’ordinanza del Consiglio di Stato

L’abbattimento dell'ex ristorante "La Nave" avviato questa mattina, rappresenta esempio e monito per il contrasto degli illeciti. Per il Comune, in particolare, costituisce un importante passo verso la lotta contro l’abusivismo; ed il sindaco, Sergio Pititto, assicura che "il solco è ormai tracciato". Lo aveva già manifestato in campagna elettorale ed ora lo mette in pratica. Dunque Comune di Pizzo, Agenzia del Demanio e Capitaneria di Porto da sempre allineati nell’obiettivo di ripristinare la legalità, ora sono pronti a restituire alla comunità spazi che erano stati indebitamente sottratti.

Nonostante la sua importanza “storica” locale, l'ex ristorante era stato sequestrato nel 2017 a cura della Guardia costiera e dell’Ufficio locale marittimo, a causa della sua mancanza di conformità con le concessioni demaniali ed i titoli edilizi, oltre all'occupazione abusiva di suolo demaniale. Ma da questa mattina lo Stato ha riottenuto il controllo dell’area del demanio ed i rappresentanti istituzionali hanno voluto farlo in modo ufficiale e professionale, presenziando al primo atto, quello più significativo: il primo intervento delle ruspe, il “segnale” più incisivo. Tra la commozione dei proprietari e il rispetto istituzionale, la presenza e la professionalità delle autorità hanno trasmesso un messaggio forte e deciso: "Lo Stato è qui oggi", come evidenziato dal sindaco Pititto. Insomma, la presenza dei vertici delle Forze dell'Ordine, insieme al Prefetto, Paolo Giovanni Grieco e al Procuratore Camillo Falvo, in chiave di testimoni della vigilanza e dell'applicazione della legge, quali priorità fondamentali per garantire equità.

 

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