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Cropani: "Non mi tagli l'erba?" e massacra di botte un netturbino disabile

L'uomo avrebbe continuato a colpire anche dopo che l’operaio era finito a terra, con pugni e calci al volto, al punto da fargli perdere i sensi per qualche istante.

Ha picchiato e minacciato di morte un operaio della ditta che svolge il servizio di pulizia e di raccolta differenziata nel Comune di Cropani. Salvatore Pitari, 43 anni, di Cropani, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, con l’accusa di lesioni e minacce aggravate dalla condizione di disabilità della vittima, un 38enne del posto.

Il gip del Tribunale Gilda Romano ha accolto la richiesta di misura cautelare degli arresti domiciliari avanzata dal pm Saverio Sapia nei confronti di Pitari.
La brutale aggressione sarebbe avvenuta il 5 febbraio scorso, mentre la vittima, assieme ai suoi colleghi, era impegnato nella pulizia del verde cittadino. A un tratto, Pitari avrebbe raggiunto l’operaio, per contestargli che davanti casa sua non erano state effettuate le operazioni di pulizia e sfalcio dell’erba. Il lavoratore aveva spiegato al 43enne che stavano eseguendo le indicazioni che erano state loro date e che, comunque, avrebbero provveduto a pulire davanti casa sua l’indomani. Quella risposta, però, non aveva soddisfatto l’indagato, il quale aveva contattato il Comune. A quel punto, l’operaio aveva ribadito che l’indomani sarebbe andato a pulire davanti casa sua. Per tutta risposta, Pitari avrebbe iniziato a inveire contro il giovane, insultando lui e la sua famiglia, fino ad aggredirlo fisicamente, sferrandogli calci e pugni. Pitari avrebbe continuato a colpirlo anche dopo che l’operaio era finito a terra, con pugni e calci al volto, al punto da fargli perdere i sensi per qualche istante.
«Ti ammazzo come un porco – gli avrebbe urlato Pitari, mentre i colleghi della vittima tentavano di allontanarlo – ti scanno, ci vediamo quando sei solo, ora c’è gente, ma quando sei solo ti scanno e ti ammazzo. Tu non sai chi sono io».
Stordito dai colpi ricevuti, la vittima aveva contattato il 112, prima di recarsi al pronto soccorso, accompagnato dal padre. Giunto in ospedale, dopo i primi controlli, il 38enne è stato ricoverato per 5 giorni, ricevendo una prognosi di 46 giorni, con la diagnosi di trauma cranico con ematoma cerebellare. Nell’ordinanza di misura cautelare, il gip parla di «insensata violenza», nei confronti di un ragazzo con plurime disabilità. Il racconto drammatico da parte della vittima che, qualche giorno dopo l’accaduto, ha sporto denuncia alla Stazione dei carabinieri di Cropani, è stato confermato dalle testimonianze delle persone che hanno assistito all’inaudita violenza consumatasi in pieno giorno e sotto gli occhi attoniti dei passanti.

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