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Mala gestione del carcere Caridi di Catanzaro, gli avvocati di Paravati e Poli: "Entrambe avevano denunciato tutto"

La Procura deposita il verbale di un ufficiale della penitenziaria

Coindagate assieme a soggetti che loro stesse avevano segnalato all’autorità giudiziaria. È il paradosso denunciato ieri dai difensori dell’ex direttrice del carcere di Siano Angela Paravati e dell’ex comandante del reparto di Polizia Penitenziaria Simona Poli finite in carcere nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti nella gestione del penitenziario del capoluogo calabrese. Ieri per oltre quattro ore davanti ai giudici del Riesame si sono confrontati gli avvocati Salvatore Staiano e Francesco Iacopino con la titolare dell’indagine, la pm Veronica Calcagno. Quest’ultima ha depositato nuovi atti, tra questi anche il verbale contenente alcune dichiarazioni di un ufficiale della polizia pentitenziaria. Da parte sua invece il collegio difensivo ha depositato le denunce che proprio la Paravati con l’allora comandante del reparto aveva presentato alla magistratura sul comportamento di alcune delle persone poi finite nell’inchiesta. Inoltre è stato sottolineato che proprio grazie alle attività di controllo in carcere erano stati rinvenuti cellulari e sostanze stupefacenti. Infine si è posto l’accento, tra le altre cose, sulla gestione dell’emergenza Covid nell’istituto Caridi. Gli avvocati hanno quindi chiesto di annullare la misura cautelare emessa nei confronti della Paravati e della Poli. Adesso bisognerà attendere la decisione dei giudici che potrebbe arrivare già nella giornata di oggi.

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