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Lamezia, due mesi dopo le dimissioni e la Giunta resta ancora “monca”

Il sindaco detiene per sé le deleghe delle ex assessore Gargano e Bambara. Nell’ambito culturale c’erano dei progetti che sono rimasti in sospeso . Le apparecchiature acquistate per la biblioteca lasciate negli scatoloni

Sono trascorsi esattamente due mesi dalle dimissioni dell’assessora alla cultura Giorgia Gargano, a cui sono seguite anche quelle dell’assessora alle politiche sociali Teresa Bambara, volto storico dei servizi sociali al Comune lametino. Ebbene, ad oggi il sindaco Paolo Mascaro non ha ancora effettuato alcuna nomina per sostituire né l’una né l’altra. «Al momento non vi sono novità sulla nomina dei due assessori e le relative deleghe continuano a fare capo a me - dichiara alla Gazzetta del Sud il sindaco Paolo Mascaro - per quanto riguarda programmi ed obiettivi, restano confermate le condivisibili e condivise linee già tracciate dalle assessore Bambara e Gargano che continueremo a perseguire». Purtroppo, essendo vuote quelle scrivanie, restano parecchie cose da portare a termine, molte delle quali proprio all'ultimo momento sospese. Non solo dal punto di vista normativo e burocratico, il lavoro delle assessore era di grande aiuto ai dirigenti, ma a sentire più necessità a causa del vuoto lasciato è la parte intellettuale e di programmazione politica. La visione, per dirla in una parola.
Le decisioni di entrambe le assessore sono avvenute a seguito dell’ingresso in Forza Italia del sindaco Paolo Mascaro e di altri componenti della giunta, decisione che, in qualche modo, stando alle loro dichiarazioni, ha scosso l’animo di quel cosiddetto "civismo" che aveva portato ad accettare le deleghe, e che ha contraddistinto il loro operato. Entrambi gli assessorati restano vacanti, laddove sia il lavoro di Gargano che Bambara non era da considerarsi da poco. Infatti, gli interrogativi attuali sono molteplici: cosa ne sarà degli impegni, delle proposte, delle iniziative culturali e sociali portate avanti e fin qui rimaste bloccate? Sotto Gargano molti beni storici e archeologici dopo lunghi anni di lassismo erano ritornati a vivere con porte aperte; è stato istituto il Centro di documentazione e studi, presso la Casa del Libro Antico.

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