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Ospedale di Lamezia, soppresse 16 strutture

Il decreto varato da Occhiuto ha eliminato numerosi reparti del “Giovanni Paolo II”

Nuova mannaia sull’ospedale “Giovanni Paolo II” e sulla sanità lametina. Il decreto numero 69 del 14 marzo scorso del commissario ad acta per il risanamento del debito sanitario in Calabria, Roberto Occhiuto, relativo alla Riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza calabresi dà il colpo di grazia al già declassato e depotenziato ospedale lametino.
Con il nuovo decreto infatti non sono più previste nel nosocomio cittadino ben 16 strutture. Si tratta in particolare di Oculistica, Odontoiatra e Stomatologia, Audiologia e Foniatria, Otorinolaringoiatra, Nido, Pediatria, Malattie endocrine del ricambio, Psichiatria, Dermatologia, Emodialisi, Fibrosi Cistica, Anatomia Patologia, Laboratorio Analisi, Microbiologia e Virologia, Servizio Trasfusionale e Terapia intensiva Covid. Si tratta di strutture che, di conseguenza al decreto n. 69, verranno soppresse con il nuovo atto aziendale dell’Asp, e quindi non avranno più un primario, anche se alcune di essere manterranno i posti letto. Strutture che si andranno ad aggiungere ad altri reparti soppressi negli anni passati, come Malattie Infettive, Riabilitazione, Terapia Intensiva Neonatale (Tin), Diabetologia e Laboratorio di Neurogenetica.

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